Incontro ieri tra Tim Cook e Margrethe Vestager, Commissario Antitrust EU: anche se i dettagli del colloqui rimangono segreti, il Ceo della Mela ha difeso la posizione di Apple nell’inchiesta in corso che, in caso di esito sfavorevole per Cupertino, potrebbe costringere la multinazionale a versare oltre 8 miliardi di tasse arretrate in Irlanda e in Europa.
Un portavoce di Apple ha confermato l’incontro tra Tim Cook e il Commissario EU, mentre gli argomenti in difesa di Apple sostenuti da Cook riguardano senz’altro il giro di affari e la creazione di posti di lavoro della Mela nell’Eurozona.
Infatti secondo Bloomberg, subito dopo l’incontro, Cook ha pubblicato un post su Twitter in cui informa della creazione di oltre 1,4 milioni di posti di lavoro in Europa. Nello stesso messaggio Cook annuncia la creazione del primo centro di formazione per sviluppatori iOS in Italia a Napoli.
Apple has created over 1.4m jobs across Europe ?? and we’re announcing a center for aspiring iOS developers in Italy https://t.co/v9RLYX6u6u
— Tim Cook (@tim_cook) 21 Gennaio 2016
Non solo il business e le strategie fiscali di Apple sono sotto osservazione da parte della Commissione europea, ma anche quelli di numerose e importanti multinazionali USA, tra cui Starbucks, Amazon, McDonald oltre che di FIAT Chrysler e altre ancora. Ricordiamo che Apple Italia ha raggiunto un accordo con il fisco italiano per tasse arretrate con un pagamento di 318 milioni di euro all’Erario a fine 2015, indagine e accordo che molto probabilmente diventeranno un precedente per le indagini in corso in altri paesi EU e a livello centrale europeo.
Secondo gli esperti anche in caso di esito sfavorevole per Apple, ciò nel caso in cui l’indagine EU stabilisse che l’accordo tra Apple e Irlanda rappresenti un aiuto di stato anti-concorrenziale, sarebbe ritenuto responsabile il governo irlandese, mentre Cupertino sarà costretta a versare tasse arretrate per una somma record che potrebbe superare gli 8 miliardi di dollari. Nel frattempo anche rappresentanti del Governo USA si stanno muovendo per difendere la posizione di Apple e delle altre multinazionali USA coinvolte nelle indagini in corso in Europa. Per la somma interessata e per il business coinvolto, Apple rappresenta il caso più eclatante. Le indagini della Commissione sono ancora in corso: la decisione finale sul caso Apple è attesa entro marzo ma potrebbe subire anche ritardi.