Il settimanale statunitense Time puntualmente elegge la persona dell’anno, l’individuo o gruppo di persone che in qualche modo ha avuto maggiore influenza sulle notizie dell’anno trascorso. I nomi dei finalisti sono stati pubblicati (le votazioni generali sono state chiuse il 12 dicembre) e tra questi figura anche Tim Cook, l’attuale amministratore delegato di Apple. Gli altri “concorrenti”, sono: Marissa Mayer, CEO di Yahoo!; Mohammed Morsi, presidente dell’Egitto, Hillary e Bill Clinton, segretario di stato dell’amministrazione USA e suo marito; il presidente USA Barack Obama, Malala Yousafzai (attivista studente pakistano sopravvissuto a un attentato da parte dei talebani) e la fisica italiana Fabiola Gianotti.
Non sarà facile per Cook battersi con tali antagonisti ma essere presenti nell’elenco dei candidati finali è già una grande vittoria per il nuovo CEO di Apple, ancora troppo in ombra rispetto al sempre rimpianto dai fan Steve Jobs. Una curiosità: la maggior parte dei voti dei lettori (5,6 milioni) sono stati per Kim Jong-Un, figlio del caro leader della Corea del Nord ma i maligni dicono che il tutto è stato organizzato da hacker che hanno manipolato il voto online.
[A cura di Mauro Notarianni]