Apple in Europa ora dà lavoro a più di 670mila persone. È questa uno dei dati più interessanti tra quelli presentati in apertura della conferenza di presentazione dei dati fiscali.
È toccato a Tim Cook parlare dell’impatto che l’economia Apple esercita sul vecchio continente. Il CEO ha fatto cenno, in particolare agli investimenti «di grande portata attuati in Europa. Stiamo realizzando dei centri dati in Irlanda e in Danimarca – ha detto Cook – che diventeranno i nostri più grandi centri dati al mondo». Cook ha poi sottolineato la scelta ecologista su queste strutture che saranno alimentate con energie rinnovabili, aggiungendo poi: «Apple offre oltre 670mila posti di lavoro in Europa in questo momento».
Infine, sempre parlando di Europa, Cook ha presentato un inedito dato sul ritorno economico che hanno gli sviluppatori di App in Europa: «abbiamo pagato 7,5 miliardi di dollari gli sviluppatori europei», ha detto Cook.
Il breve ma significativo capitolo dedicato all’Europa giunge, non pare per caso, nel bel mezzo di polemiche che si stanno facendo sempre più accese intorno alle tattiche di elusione (secondo gli inquirenti, frode) fiscale messe in atto da Apple grazie alle quali Apple, come altre aziende, riesce a ridurre il pagamento di tasse ai governi. Le parole di Cook sono sembrate un chiaro modo di sottolineare la rilevanza dell’universo Apple per l’Europa, in contrasto con le accuse che le giungono da inquirenti di nazioni come Regno Unito, Francia ed Italia.
Ricordiamo che nel nostro paese si sono appena chiuse le indagini e è stato contestato agli indagati, manager italiani ed internazionali, il reato di omessa dichiarazione dei redditi prodotti in Italia dalle società irlandesi.