Nell’ambito di una intervista con il mensile statunitense Popular Mechanics, il CEO di Apple, Tim Cook, ha parlato di innovazione, del servizio Self Repair offerto dall’azienda, di Steve Jobs e del lasciato spirituale di quest’ultimo.
Nell’intervista a tutto campo, Cook ha riferito della filosofia di Apple nella creazione di nuovi prodotti e di come Apple promuova un ambiente basato sull’innovazione.
“Non seguono un percorso predefinito”, ha riferito Cook parlando delle idee/proposte che circolano a Cupertino. “Possono provenire da ogni parte dell’azienda. Crediamo nel mettere insieme gruppi di persone, concentrate sulla soluzione di problemi per gli utenti. Si scelgono diversi team in grado di considerare il problema da ottiche diverse”.
E ancora: “Discutiamo sulle cose da fare e da non fare, perché sappiamo di poter fare bene solo poche cose. Bisogna discutere e imparare a dire no a molte grandi idee in modo da dedicare tempo a quelle che sono veramente incredibili”.
Alla domanda su quanto è stata l’ultima volta che un’idea gli è sembrata fantastica, l’amministratore delegato di Apple ha ricordato le discussioni dello staff sui chip M1 e M2 integrati in alcuni degli ultimi prodotti.
“Succede spesso”, ha detto Cook. “Quasi ogni giorno, come un bambino in un negozio di caramelle”, ricordando ancora di quando si iniziò a parlare in un corridoio dei futuri chip, piccoli e potenti, senza i problemi di riscaldamento dei chip di altri produttori, decisione che ha portato poi ai chip che vediamo sugli ultimi portatili.
A detta di Cook, Apple è un ambiente nel quale alle persone non viene detto “no” come risposta, e idee che sembra noimpossibili sono la forza trainante che motiva gli ingegneri di Cupertino.
Cook ha parlato come di consueto anche di privacy, definita “un diritto umano fondamentale”, sottolineando l’impegno dell’azienda nel far comprendere agli utenti l’importanza di determinate scelte e di funzionalità dedicate, un valore centrale nella filosofia Apple.
Per quanto concerne il ruolo sulla scena internazionale, Cook ha riferito che Apple fa riferimento a qualità fondamentali, indicati come una sorta di “Stella Polare” per l”azienda, valori quali privacy, istruzione, accessibilità e ambiente. Cook ha anche parlato del nuovo Self Repair Program, disponibile recentemente anche per alcuni Mac, e che consente agli utenti più smaliziati di riparare da soli alcuni prodotti e ottenere parti di ricambio da Apple, una scelta che sembra essere nata per le richieste di utenti che vogliono riparare in proprio i prodotti, senza necessariamente recarsi in un Apple Store o un centro di assistenza autorizzato.
Verso la fine dell’intervista, Cook ha indicato cosa avrebbe pensato Steve Jobs della Apple di oggi, affermando che probabilmente avrebbe amato alcune cose, e altre cose avrebbe chieato di farle meglio. “Penso spesso a lui. Mi manca terribilmente. Passava sempre dal mio ufficio prima di uscire. Non ci sarà mai un sostituto in grado di rimpiazzarlo. Scambiavamo chicche sull’operato della giornata e parlavamo del futuro. Ora cerchiamo di portare avanti l’obiettivo che ha messo in atto, creare i migliori prodotti al mondo per arricchire la vita delle persone, un obiettivo che non è mutato. Molte cose cambiano con il tempo ma le ragioni del nostro essere qui sono ancora le stesse. […] Penso che ci sarebbero cose che amerebbe e altre per le quali direbbe «Possiamo fare meglio». […] Non siamo mai veramente soddisfatti. Lavoriamo sempre sul domani”.