Il CEO di Apple, Tim Cook, – riferisce AppleInsider – ha partecipato al World Economic Forum in corso a Davos (Svizzera), l’incontro che riunisce leader del panorama politico, finanziario ed economico del mondo. Stando a quanto riferiscono i siti Applemust e News.am, martedì 22 gennaio Cook ha incontrato Nikol Pashinyan, Primo ministro dell’Armenia. Non è chiaro di cosa abbiano parlato i due ma la Mela ha una presenza limitata nell’ex repubblica sovietica dove non esistono negozi fisici di Apple, il locale store online è solo in inglese e gli iPhone sono venduti nei negozi dell’operatore mobile Ucom.
Stando a quanto riportato su Twitter, oltre ad avere incontrato il Primo ministro armeno Nikol Pashinya, Cook ha cenato con il Presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, con il CEO di Microsoft, Satya Nadella e con il Primo ministro della Nuova Zelanda, Jacinda Ardern.
L’amministratore delegato di Apple è stato intervistato dal quotidiano tedesco Bild, giornale con cui ha parlato di istruzione e del programma ‘Creatività per tutti’, con guide gratuite ora disponibili in ancora più lingue europee, pensate per aiutare gli studenti a sviluppare e comunicare le proprie idee attraverso musica, video, disegno e foto.
Per il CEO di Apple la formazione può rendere tutti uguali. “Abbiamo sempre pensato che l’istruzione sia grande portatrice di uguaglianza”. “Le persone non nascono con le stesse risorse ma molti hanno opportunità straordinarie di imparare, di cambiare e fare cose incredibili nella loro vita”.
Prime minister @NikolPashinyan meets with @Apple CEO @tim_cook at the World Economic Forum in Davos. #davos19 #wef19 pic.twitter.com/aMV8jpcypP
— Government of Armenia (@armgov) January 22, 2019
Vuelve Brasil ???
Bolsonaro cenando en Davos con
Tim Cook, CEO de Apple
Satya Nadella, director ejecutivo de Microsoft
Klaus Schwab Presidente del Foro Económico Mundial
Famlia real de Bélgica
Presidente de Suiza
Primera ministro de Nueva Zelanda pic.twitter.com/zfBrtiJU1v— Vení Gil? (@rulosk_el) January 22, 2019
Cook ha ribadito molti punti-chiave dei quali ama sempre parlare e spiegato come l’istruzione abbia influenzato il suo carattere. “Sono cresciuto in un ambiente rurale di ceto molto basso” ha spiegato Cook, “mi piaceva ed è stato ideale per me, ma ciò che mi ha consentito di fare altre cose ed essere ad Apple oggi è l’istruzione”.
“Ho avuto modo di partecipare a lezioni di musica in una classe a sé stante e adorato quel corso, imparando a suonare il trombone. Le altre lezioni che seguivo non avevano alcun legame con la creatività come riteniamo dovrebbe essere oggi”.
Cook afferma che le iniziative didattiche di Apple sono altruistiche benché in queste si usi iPad e nel diverso programma “Everyone Can Code” si insegni a sviluppare app usando Swift, il linguaggio di programmazione concepito da Apple. “Lo facciamo per le persone” ha detto Cook; “se ha un effetto indiretto sulla nostra attività, è un bene ma francamente è qualcosa che nasce dal cuore. Non è qualcosa dal quale mi aspetto un ritorno sugli investimenti”.
‘Creatività per tutti’ si basa sul successo del programma didattico ‘Programmare per Tutti’ di Apple, che è già stato adottato da istituti scolastici di tutto il mondo, di cui centinaia in Europa. Il programma ‘Creatività per tutti’ è stato realizzato in collaborazione con educatori e artisti per permettere ai docenti di integrare facilmente la creatività nei programmi esistenti di qualsiasi materia, tra cui letteratura, matematica, scienze, storia, scienze sociali e programmazione.
La programmazione ha trasformato l’economia globale e ha creato milioni di posti di lavoro. Secondo la Commissione europea, 9 lavori su 10 del futuro richiederanno competenze nel settore del digitale, ma il 44% degli europei (69 milioni di persone) tra i 16 e i 74 anni e il 15% delle persone giovani non ha competenze nel settore digitale e per questo sono importanti interventi in tali aree disciplinari.
Attualmente l’App Store offre quasi 200.000 app didattiche, tra cui Classroom e Schoolwork, che offrono agli insegnanti la possibilità di creare e condividere compiti, collaborare e controllare i progressi degli studenti, e personalizzare le indicazioni in base alle esigenze di ogni singolo alunno