Avrebbe dovuto svolgersi lunedì 27 luglio, ma l’audizione di Tim Cook davanti alla commissione antitrust USA è stata posticipata alla giornata di mercoledì 29 luglio: in vista di questo importante confronto che vedrà per la prima volta la partecipazione dei CEO dei più grandi colossi hi-tech, tra cui Mark Zuckerberg di Facebook, Jeff Bezos di Amazon e Sundar Pichai di Alphabet (Google), Apple pubblica la dichiarazione di apertura nella quale Tim Cook difende App Store e le policy di Apple per gli sviluppatori.
L’amministratore delegato del colosso di Cupertino dichiara che la missione della società non è mai stata quella di costruire i prodotti più venduti ma i migliori prodotti, quelli in grado di rendere orgogliosi i dipendenti Apple o, come diceva Steve Jobs, quelli che consiglieremmo alla nostra famiglia e amici.
Tim Cook nella sua difesa di App Store dichiara che Apple non detiene una quota dominante in nessuna categoria di prodotti in cui è presente, nemmeno con iPhone «Il mercato degli smartphone è fortemente competitivo e aziende come Samsung, LG, Huawei e Google hanno creato business di smartphone di grande successo offrendo approcci diversi. Apple non ha una quota di mercato dominante in nessun mercato in cui operiamo. Questo non è vero solo per iPhone; è vero per qualsiasi categoria di prodotti».
Il dirigente ritiene giusti controlli e indagini, ma allo stesso modo Apple non ammetterà concessioni sui fatti. Cupertino non ha mai svolto il ruolo di guardiano con l’obiettivo di limitare l’accesso di sviluppatori e di app, al contrario il numero dei software pubblicati è cresciuto enormemente, mentre le percentuali trattenute da Cupertino sono state ridotte nel tempo.
«Sono qui oggi perché il controllo è ragionevole e appropriato. Ci prepariamo a questo processo con rispetto e umiltà. Ma non facciamo alcuna concessione sui fatti. Dopo aver iniziato con 500 app, oggi App Store ospita oltre 1,7 milioni di app, di cui solo 60 sono software Apple. Chiaramente se Apple è un guardiano, ciò che abbiamo fatto è aprire sempre più il cancello. Vogliamo portare tutte le app che possiamo sullo Store, non escluderle».
A fronte della percentuale trattenuta, Apple mette a disposizione degli sviluppatori sistemi operativi e decine e migliaia di strumenti di programmazione all’avanguardia, facili da usare, persino alla portata anche degli studenti delle scuole elementari, linguaggi di programmazione e una vetrina globale.
«Gli sviluppatori di App Store fissano i prezzi delle loro app e non pagano mai per lo “spazio sugli scaffali”. Apple migliora continuamente e offre a tutti gli sviluppatori strumenti all’avanguardia come compilatori, linguaggi di programmazione, sistemi operativi, framework e oltre 150.000 componenti software essenziali chiamati API. Questi non sono solo potenti, ma così semplici da usare che gli studenti delle scuole elementari possono creare app».
Cook difende anche le linee guida per gli sviluppatori che assicurano alta qualità affidabilità e una esperienza utente sicura, regole uguali per tutti che sono state adeguate nel tempo e vengono applicate in modo equo. «Le linee guida App Store garantiscono un’esperienza utente di alta qualità, affidabile e sicura. Sono trasparenti e applicati allo stesso modo agli sviluppatori di tutte le dimensioni e in tutte le categorie. Non sono incise nella pietra. Piuttosto, sono cambiate come il mondo è cambiato e lavoriamo con gli sviluppatori per applicarli in modo equo».
Infine Tim Cook difende App Store dichiarando che nel tempo le commissioni trattenute da Apple non sono aumentante, anzi, al contrario sono state diminuite. «Per la stragrande maggioranza delle app su App Store, gli sviluppatori trattengono il 100% dei loro guadagni. Le uniche app soggette a una commissione sono quelle in cui lo sviluppatore acquisisce un cliente su un dispositivo Apple e in cui le funzionalità o i servizi sarebbero sperimentati e consumati su un dispositivo Apple.
Le commissioni di Apple sono comparabili o inferiori alle commissioni addebitate dalla maggior parte dei nostri concorrenti. E sono notevolmente inferiori al 50-70 percento che gli sviluppatori di software hanno pagato per distribuire il loro lavoro prima di lanciare App Store». In questa pagina è disponibile il testo integrale della dichiarazione di apertura del Ceo di Cupertino. L’audizione di Tim Cook e degli altri CEO dei colossi hi-tech USA davanti alla commissione antitrust inizierà alle ore 12 di mercoledì 29 luglio orario della costa est degli USA, verso le 18 di sera in Italia.
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