Il CEO di Apple Tim Cook ha pubblicato una serie di tweet criticando la decisione del governatore repubblicano Mike Pence di firmare la controversa legge per la “libertà religiosa” e spiegando che Apple è “profondamente delusa” per la mossa e “aperta a tutti”.
La legge approvata dall’Indiana permetterà ad aziende, negozi e associazioni di rifiutare servizi a gay e lesbiche, invocando la “libertà religiosa”. La decisione dello Stato americano ha fatto reagire personaggi di tutto il mondo, con aspre critiche anche di gruppi che a vario titolo operano nello Stato. Marc Benioff, amministratore delegato del gruppo Salesforce, in un tweet ha ad esempio annunciato la “cancellazione di tutti i programmi che richiedono ai nostri consumatori/dipendenti di viaggiare in Indiana” invitando altri a seguire il suo esempio.
Pence, che tra le altre cose è uno dei potenziali candidati alle elezioni presidenziali del 2016, afferma che la legge è stata firmata perché a suo dire “molte persone di fede sentono che la loro libertà religiosa sia messa sotto attacco dalle azioni del governo”.
Il sindaco di Indianapolis, il repubblicano Greg Ballard, in una nota ha dichiarato che la controversa legge “invia il segnale sbagliato”, spiegando che la città deve “sforzarsi di essere un luogo accogliente che attrae aziende, convention, visitatori e residenti”. Pia aziende e organizzazioni hanno infatti nel frattempo minacciato ritorsioni, con potenziale impatto negativo per l’economia dello Stato. Un anno fa il governatore dell’Arizona Jan Brewer pose il veto su una legge simile, dopo le critiche di CEO, manager e dipendenti vari di Delta, American Airlines, Marriott International e Apple.
Apple is open for everyone. We are deeply disappointed in Indiana's new law and calling on Arkansas Gov. to veto the similar #HB1228.
— Tim Cook (@tim_cook) March 27, 2015