Un Mac con iOS o un iPad con macOS non s’ha da fare, né oggi né mai. E’ quanto ribadisce il CEO di Apple Tim Cook in risposta a una domanda di Peter Wells del Sydney Morning Herald «Uno dei motivi per cui entrambi i prodotti sono incredibili è perché li abbiamo spinti a fare quello che riescono a fare meglio. Se lì fondi, poi devi iniziare a fare compromessi».
L’obiettivo dell’azienda – prosegue il Ceo di Cupertino – è quello di dare alle persone dei prodotti che le aiutino a cambiare il mondo, ad esprimere le proprie passioni e la propria creatività. «Questa idea di convergenza della quale si parla negli ultimi anni non è ciò di cui gli utenti hanno realmente bisogno». Cook ha spiegato che utilizza un Mac a lavoro e un iPad a casa e durante i viaggi, ma fondamentalmente «Uso tutto e amo tutto».
Non è la prima volta che si parla di una eventuale convergenza tra Mac e iPad. Già nel 2015 Cook aveva negato ogni possibile fusione tra i due mondi, perché «Quello che si finirebbe per fare, o meglio quello che ci preoccupa e che potrebbe succedere, è che nessuna delle esperienze sarebbe buona come vorrebbe il cliente. Noi vogliamo fare il miglior tablet al mondo e il miglior Mac al mondo: metterli insieme non porterebbe da nessuna parte, anzi, si comincerebbe a scendere a compromessi in modi diversi».
Ma se Mac e iPad resteranno due prodotti distinti, ciò non vuol dire che non ci sarà un collegamento tra i due. Già dal 2014 Apple ha dato prova di come poter far “parlare” entrambe le piattaforme attraverso alcune funzioni di Continuità, come Handoff e la Clipboard universale.
Quest’anno con iOS 12 potrebbe esserci un altro passo in avanti nella stessa direzione. Come ha recentemente riferito Mark Gurman di Bloomberg, entro fine anno gli sviluppatori dovrebbero essere in grado di sviluppare una sola app (progetto Marzipan) in grado di funzionare sia con il touchscreen (quindi con iPhone e iPad), sia con mouse e trackpad, potendo perciò eseguirla senza problemi anche su un Mac.