La polemica sulla bandiera confederata, sempre più al centro di critiche per il messaggio più o meno velatamente razzista, soprattutto dopo la strage di Charleston, trova un nuovo sostenitore: Tim Cook. Come riferisce CNNMoney il CEO di Apple si schiera a favore delle posizioni di coloro che chiedono che il simbolo usato dagli stati schiavisti del Sud venga definitivamente ammainata.
«I miei pensieri – dice Cook via Twitter – vanno alle famiglie delle vittime in Sud Carolina». Poi continua: «Onoriamo la loro vita per sradicare il razzismo e la rimozione dei simboli e delle parole che lo alimentano». Anche se Cook non è esplicito le parole state interpretate come un appello a cancellare l’uso della bandiera in eventi e momenti ufficiali.La bandiera confederata viene usata come segno di “orgoglio sudista”, ma in realtà per qualcuno è anche un modo per esibire alcuni dei (dis)valori delle nazioni schiviste del sud, tra cui l’inferiorità razziale degli afroamericani.
Cook non è l’unico personaggio di spicco a portare avanti questa lotta; altri amministratori delegati di grandi società, infatti, lo hanno preceduto nella battaglia, come riporta la fonte. Anche Marc Benioff, CEO di Salesforce.com, ha appoggiato un messaggio dell’ex candidato presidenziale repubblicano Mitt Romney, che sta chiedendo il definitivo abbandono della bandiera confederata che ancora oggi svetta folkloristicamente su automobili, in negozi di proprietà di nostalgici del “vecchio Sud”, o sulle facciate delle case di alcuni privati cittadini, ma anche su edifici pubblici o sul pennone di importanti istituzioni, come il palazzo del governo del Sud Carolina.