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Il Mondo IT ha doveri morali a confronto con la società. È Tim Cook ad esprimere questa convinzione nel contesto di una intervista al New York Times che l’ha intervistato durante il suo viaggio ad Austin (Texas) per parlare del programma scolastico di Apple dedicato a Swift.
Nella breve intervista Cook sembra alludere con questa responsabilità alla necessità di sopperire al vuoto causato da discordie politiche ai più alti livelli: “La verità è che il governo, per un lungo periodo, per una serie di motivi è diventato meno funzionale e non sta lavorando con la rapidità di un tempo”; “e per questo sbaglia non solo con le imprese ma anche in altre aree della società nelle quali è necessario intensificare gli sforzi”.
Cook afferma di non aver voluto diventare un sostenitore di questioni quali i cambiamenti climatici, la formazione scolastica e la creazione di posti di lavoro ma di essersi sentito obbligato ad affrontare certi argomenti, alla luce di un governo considerato “meno funzionale”, con una classe politica che secondo molti osservatori sta impantanando e disorientando la nazione. L’esposizione mediatica e la generale tendenza dei media a riportare ciò che egli dice, sostiene Cook, gli consentono di evidenziare suoi progetti con obiettivi importanti.
Per alcuni, affari e politica devono andare di pari passo; per altri, osservazioni senza peli sulla lingua dei dirigenti di azienda sono solo d’intralcio. “Penso che abbiamo la responsabilità morale – dice Cook – di aiutare la nostra economia a prosperare, di far crescere i posti di lavoro, di dare un contributo allo sviluppo di questo e altri paesi con i quali facciamo affari” ha aggiunto Cook. “Probabilmente c’è un importante gruppo di persone che ritiene che la mia unica responsabilità dovrebbe essere solo nei confronti di Wall Street”.
Il CEO di Apple ha ultimamente espresso pareri in completa contraddizione con Donald Trump su argomenti quali ad esempio la discriminazione dei soldati transgender o in merito a quanto accaduto a Charlottesville (Virginia). Parlando di “App Development with Swift”, il programma di studi per le università pubbliche, Cook ha spiegato che lo scopo dell’iniziativa è “accrescere la diversità delle persone coinvolte, in termini di diversità razziale, di diversità di genere ma anche di diversità geografica”. “Al momento i vantaggi che derivano dalla tecnologia sono troppo sbilanciati verso certi Stati”.
A Cook è stato chiesto espressamente se i suoi commenti su varie questioni sociali preludono a un suo futuro incarico in politica o persino alla presidenza. “Non scherziamo: ho un lavoro a tempo pieno” ha detto Cook; “apprezzo il complimento, se di complimento si tratta”.