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Tim Cook condanna le violenze in Myanmar

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Tim Cook ha da poco pubblicato un messaggio su Twitter in cui esprime il proprio sostegno verso i gruppi di aiuto in Myanmar dove, il primo febbraio, l’esercito del Paese ha preso il potere con un colpo di stato proprio nel giorno in cui i vincitori delle ultime elezioni si sarebbero dovuti riunire per inaugurare il nuovo parlamento.

In seguito all’arresto di Aung San Suu Kyi, che da aprile 2016 ricopriva il ruolo di Consigliere di Stato, il CEO di Apple ha voluto dire la sua definendo il golpe un’azione che richiede un immediato intervento contro il razzismo. Pur rimanendo molto popolare in Birmania, Aung San Suu Kyi è stata molto criticata a livello internazionale per la sua incapacità di controllare la dura repressione dell’esercito nei confronti di alcune minoranze come quella dei Rohingya, un gruppo etnico di religione islamica.

A seguito del colpo di Stato militare del primo febbraio 2021, che ne ha provocato la destituzione e l’arresto, il Paese è stato travolto da diverse proteste pubbliche, che hanno portato a un aumento della presenza dei soldati e con l’interruzione temporanea dell’accesso a Internet. Tra gli arresti anche cinque giornalisti, dopo che le forze dell’ordine avevano aperto il fuoco sui dimostranti (anche se non è chiaro se con proiettili regolari o di gomma).

Tim Cook contro le violenze in Myanmar

A quel punto gli ambasciatori della Birmania – sostenuti da quelli di Stati Uniti, Canada, Regno Unito ed Unione europea – hanno lanciato un appello alle forze di sicurezza perché «Si astengano dalla violenza contro i manifestanti che protestano contro il rovesciamento del loro governo legittimo», condannando gli arresti dei leader politici, degli attivisti e dei civili, «così come le minacce ai giornalisti».

Appello al quale si sarebbe poi unito quello del neo presidente USA Biden e di organizzazioni come le Nazioni Unite, e oggi anche Tim Cook di Apple, che interviene contro il colpo di stato e le violenze in Myanmar con un post su Twitter:

«La crescente violenza contro la comunità asiatica è un doloroso e urgente promemoria [con il quale ci viene ricordato] che dobbiamo unirci contro il razzismo in tutte le sue forme. Non c’è posto per l’odio nella nostra società. Il team di Apple è unito e faremo donazioni ai gruppi che forniscono supporto alle persone colpite».

E’ una promessa di sostegno finanziario che si va ad aggiungere agli altri aiuti che Apple periodicamente fa anche ad altre cause umanitarie, anche se in questo caso Cook non ha specificato di che cifre si tratta e a quali gruppi saranno destinati i fondi. Per avere un termine di paragone, attualmente Apple sta finanziando un’iniziativa che si occupa di ugualianza razziale negli Stati Uniti con una donazione che ammonta a 100 milioni di dollari.

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