Le scelte green? Una questione di mercato, perché non è sempre vero che profitto e ambiente sono confliggenti, anzi a decidere in tema di preservazione ambientale a scegliere saranno i consumatori «che potranno votare con i loro dollari», decidendo per prodotti a basso impatto.
E’ parte dell’intervento che il Ceo di Apple Tim Cook ha tenuto ieri all’apertura della Climate Week di New York, evento organizzato in collaborazione con le Nazioni Unite e che vedrà partecipare sino al 28 settembre rappresentanti di governi e aziende.
Cook ha in parte invertito il paradigma che vede corporate private e ambientalisti su fronti diversi, presentando gli sforzi di Apple su questo settore. «Dopo l’assunzione di Lisa Jackson (responsabile del settore energie pulite ndr.) Apple ha trasformato in rinnovabili la maggior parte delle fonti di energia che utilizza – ha detto Cook -. Ha dedicato un intero microsito ai suoi sforzi e ha pubblicizzato alla stampa il suo impegno sul fronte ambientale». Senza contare la nuova sede a Cupertino e le altre infrastrutture negli Usa: «il nuovo campus sarà servito esclusivamente da rinnovabili, come lo sono già i suoi data center più recenti. Poi ha scherzato partendo dalla proverbiale segretezza che circonda gli uffici di Apple: «nel caso dell’impegno per l’ambiente – ha detto – vorremmo che tutti ci copiassero».
Eppure, Cook non ha nascosto «il lavoro duro» per mantenere profitti e limitare l’impatto, fatto di innovazione e attenzione alla catena dei fornitori. Ma tutto è in funzione dei consumatori: «Penso che siano in gamba e la stragrande maggioranza di loro farà la scelta giusta».