Apple Car? Solo una idea in fase di esplorazione. A dirlo, parlando per la prima volta esplicitamente del progetto tanto rumoreggiato, è Tim Cook in una intervista Fortune. L’Apple Car non è stato l’argomento principale della intervista, che in gran parte si è svolto intorno a tematiche di ordine finazio, ma certo il paio di domande al proposito sono quelle di maggior interesse per il pubblico Apple.
All’intervistatore (Adam Lashinsky, autore dell’interessante Inside Apple) che gli chiedeva come mai a fronte di tante persone che arrivano dal mondo delle autovetture reclutate nel corso degli ultimi tempi, Apple non si decida una volta per tutte ad ammettere che sta facendo proprio una vettura, Cook ha detto: «Non penso che posso dire una cosa del genere. La cosa più bella di stare qui in Apple è che siamo persone curiose, esploriamo le tecnologie ed esploriamo i prodotti. Quel che possiamo fare grandi prodotti che la gente ama, che l’aiuta in qualche modo. Non siamo presenti in molti ambiti, come saprai. Ci occupiamo però di molte cose, ma ne facciamo poche. Discutiamo di molte altre e ne facciamo ancora meno».
«Potete permettervi di spendere grandi quantità di denaro per lo sviluppo di prodotti che poi non vedranno mai la luce?» Cook risponde con un generico «Certamente potremmo, ma è quello che vogliamo?», spiegando che in realtà prima di lanciarsi realmente in un progetto è importante esplorare tutte le strade e le tecnologie possibili, e che questo fa parte della curiosità di cui vive Apple. «Solo quanto cominciamo a spendere moltissimo denaro, possiamo dire che ci stiamo davvero impegnando su questa cosa specifica. Non ci interessa arrivare primi, vogliamo essere i migliori. Per questo esploriamo differenti tecnologie che al’inizio non sappiamo neppure a quale prodotto potrebbero condurre.»
L’intervista, la cui versione integrale è disponibile in questa pagina, verte anche intorno all’argomento iPhone, che dopo 9 anni ha raggiunto il picco segnalando, per la prima volta nella storia, un calo nelle vendite. Tim Cook riferisce di non essere affatto preoccupato di questo, in quanto la gente ama i prodotti della sua società, i clienti sono felici, e queste sono le uniche motivazioni che spingono l’azienda a realizzare sempre e comunque i prodotti migliori.
Normalmente altre aziende in una situazione simile batterebbero in ritirata, Apple invece è alimentata dall’innovazione e dalla curiosità di cui sopra, investendo continuamente nello sviluppo dei migliori prodotti. D’altronde – spiega – alcune delle più grandi innovazioni e dei prodotti della società sono nati proprio nei periodi di sfida.
Parlando dei servizi, l’intervistatore si dice affascinato da Apple Pay, ma di avere ancora poche opportunità per usarlo come vorrebbe. Apple – si legge – sta lavorando duramente sotto questo punto di vista e assicura che nel corso dei prossimi mesi si farà un ulteriore step avanti nell’espansione del servizio.
Per finire, si è parlato anche del nuovo campus, di quando Apple vi si trasferirà e se è già stato deciso il nome, magari per omaggiare il suo ideatore Steve Jobs. «Non abbiamo ancora deciso una data, ma mi piacerebbe essere lì entro un anno, magari entro i primi mesi del 2017. Grazie al nuovo campus saremo di nuovo tutti insieme il che, a mio avviso, è molto importante: al momento siamo sparsi in diversi edifici. Sicuramente ci sarà modo di onorare Steve Jobs con la nuova sede, a tal proposito stiamo lavorando con Laurene (Powell Jobs, la vedova di Steve, ndr) e la sua famiglia».