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«Apple non insegue altre aziende» e lavora a nuovi prodotti e tecnologie con diversi anni di anticipo ma «Si prende il suo tempo per farlo in modo corretto»: in una nuova intervista Tim Cook riprende diversi concetti della filosofia originale di Cupertino e del cofondatore Steve Jobs, arricchendoli però con diverse nuove considerazioni inedite, per esempio che già in questo momento Apple sta lavorando a prodotti che arriveranno solo negli anni 2020 inoltrati.
L’approccio di Apple all’innovazione è espresso da Tim Cook rispondendo a una domanda di FastCo che nelle scorse ore ha indicato Cupertino come la società più innovativa al mondo. Il giornalista chiede infatti al Ceo della Mela quando Apple decide di innovare introducendo per prima una nuova tecnologia, come per esempio Face ID e quando invece decide di aspettare e seguire altre aziende, come nel caso degli speaker smart.
«Non direi “seguire”. Non userei quella parola perché ciò implica che abbiamo aspettato per vedere quello che stavano facendo. Questo in realtà non è ciò che succede. Quello che accade se guardi sotto il velo, cosa che probabilmente non lasciamo fare alle persone, è che iniziamo i progetti anni prima che escano. Potresti prendere ognuno dei nostri prodotti – iPod, iPhone, iPad, Apple Watch – non erano i primi, ma erano i primi moderni, giusto?
In ogni caso, se guardi a quando abbiamo iniziato, immagino che abbiamo iniziato molto prima che gli altri lo facessero, ma abbiamo preso il nostro tempo per farlo bene. Perché non crediamo nell’usare i nostri clienti come un laboratorio. Quello che abbiamo che penso sia unico è la pazienza. Abbiamo la pazienza di aspettare che qualcosa sia bello prima di lanciarlo». Per sostenere quanto affermato Cook rivela che Apple sta già lavorando a prodotti che usciranno tra almeno 3-4 anni ma anche ad altri che arriveranno molto più avanti nel tempo «Per noi, dal punto di vista del prodotto, dobbiamo elaborare i nostri requisiti di silicio con tre, quattro e più anni di anticipo. Quindi abbiamo cose su cui stiamo lavorando ora che arriveranno negli anni 2020 inoltrati».
Interessanti anche le osservazioni di Cook su Apple Music che il Ceo non vede come un fonte di profitto «La musica è un servizio che pensiamo che i nostri utenti vogliano che forniamo. È un servizio che ci preoccupa per l’umanità che ne viene prosciugata. Ci preoccupiamo che diventi un mondo di pezzettini e bocconi, invece che arte e artigianato». Cook conferma che la scopo principale non è fare soldi «Non ci siamo dentro per i soldi. Penso che sia importante per gli artisti. Se continueremo ad avere una grande comunità creativa, [gli artisti] devono essere finanziati».
Il focus di Apple su prodotti, servizi e tecnologie in grado di migliorare la vita delle persone è l’obiettivo primario della multinazionale. Nelle dichiarazioni di Tim Cook riemerge ancora una volta una massima espressa in più occasioni dal suo predecessore Steve Jobs «Soldi e valore delle azioni sono un risultato, non un obiettivo per se stessi. Per me si tratta di prodotti e delle persone. Abbiamo creato il miglior prodotto e arricchito la vita delle persone? Se stai facendo entrambe queste cose – e ovviamente quelle cose sono incredibilmente connesse perché l’una conduce all’altra – allora hai un buon anno».