Secondo uno studio di The Stock Dork è Elon Musk il CEO che riceve più gratifiche o bonus, premi straordinari pagati in aggiunta al salario, maxi-compensi ricevuti in aggiunta agli stipendi, tipicamente per i risultati ottenuti che hanno contribuito a innalzare gli utili di una azienda.
The Stock Dork ha stilato una classifica con 50 nomi, tenendo conto delle retribuzioni extra degli ultimi cinque anni, permettendo di capire quali sono i manager di alto rango che ottengono le compensazioni migliori e il compenso medio nel periodo in esame.
Il CEO che ha ricevuto bonus annuali pi elevati di tutti è Elon Musk, l’amministratore delegato di Tesla, con un compenso di 456,7 milioni di dollari; una parte rilevante di questo bonus è arrivata dopo aver portato Tesla in borsa nel 2018 (facendo rizzare le antenne alla SEC per un tweet in cui Musk scriveva di avere “finanziamenti assicurati” senza avere mai discusso di accordi con potenziali finanziatori).
Al secondo posto troviamo Sundar Pichai di Alphabet, con un bonus annuale medio di 98,9 milioni di dollari; nel 2022 ha ricevuto 10 milioni di dollari cash come bonus, e 42,2 milioni di dollari come azioni: in pratica per ogni dollaro guadagnato dai dipendenti Google, Pichai ha ottenuto un compenso di 275$.
Al terzo posto – scrive The Stock Dork – troviamo Andy Jassy di Amazon con un compenso medio in bonus di 53,4 milioni di dollari. Il compenso più elevato per un CEO di Amazon è stato nel 2021, con 211 milioni di azioni. È stato calcolato che Jassy guadagna 6198$ di bonus per ogni dollaro che guadagna tipicamente un dipendente di Amazon.
Al quarto posto abbiamo Safra Catz di Oracle con un bonus medio di 50,8 milioni di dollari l’anno. Nel 2022 Catz ha ottenuto 129 milioni di dollari in stock option (incentivazioni riservate tipicamente al top management e ai membri del consiglio di amministrazione). Per ogni dollaro guadagnato dai dipendenti Oracle, Catz ottiene 1723$ di bonus. I compensi con stock option sono ovviamente un capitale a rischio e il diritto di acquisire i titoli matura dopo un intervallo di tempo che è in genere a lungo termine (un modo per invogliare i dirigenti a fare il massimo).
Al quinto posto, come accennato, troviamo il CEO di Apple, Tim Cook, con un bonus medio annuale di 43,9 milioni di dollari. A Cook sono stati assegnati 82 milioni di dollari in stock option, e per ogni dollaro che guadagna un dipendente, ne ottiene 982 di bonus. Apple incentiva massicciamente le Stock Option per il top management, concedendo il diritto di acquisire i titoli in intervalli di tempo lunghi; ovviamente nel caso si utilizzino azioni di nuova emissione, i titoli sono rappresentativi del capitale di rischio della società.
Chi riceve offerte in stock option, può realizzare una plusvalenza se in una fase successiva a quella di assegnazione delle opzioni il prezzo del titolo supera quello di esercizio. In caso contrario le opzioni perdono di ogni valore.
Per i mega guadagni dei grandi CEO non mancano vantaggi di tipo fiscale (le tasse si applicano solo sullo stipendio, noccioline rispetto al totale). Anche nella culla del capitalismo c’è chi ritiene inaccettabili maxi-compensi di questo tipo; cresce il malcontento su paghe spesso controverse ma c’è chi ricorda che non solo altro che il frutto di meritocrazia e competenza.