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Tim Cook a Firenze parla agli studenti di fake news, privacy e cambiamenti climatici

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Il Ceo di Apple, Tim Cook, come preannunciato, è stato l’ospite con cui il fondatore del progetto Osservatorio Permanente Giovani-Editori Andrea Ceccherini ha inaugurato la ventesima edizione del progetto di media literacy “Il Quotidiano in Classe”.

Dopo due anni dalla sua prima partecipazione, e dopo Laurene Powell, l’erede di Steve Jobs è tornato in Italia per incontrare i giovani dell’Osservatorio Permanente Giovani-Editori, organizzazione che si occupa di progetti di educazione ai media e di alfabetizzazione economica finanziaria.

“Internet ha portato tante cose positive, ma le fake news sono una delle negatività”: ha riferito il CEO di Apple all’all’appuntamento toscano. “Tutti noi amanti della democrazia e della libertà dobbiamo pensare che separare il falso dal vero sia la base della libertà”. Ha detto anche che “Il giornalismo di qualità è alla base di ogni democrazia e una stampa aperta e libera è fondamentale”.

In un diverso passaggio dell’intervento, l’a.d. di Apple ha detto di essere preoccupato da “governi e società che ‘sorvegliano’ i cittadini perché questo induce a cambiare i comportamenti”. “Credo che se ciascuno di noi inizi a pensare che tutto quello che facciamo è sorvegliato e tutte le ricerche e quello che pensiamo sono note, col tempo cambieremo il nostro comportamento. Non perché ci sia qualcosa di sbagliato ma perché con meno a tempo a disposizione, esploriamo di meno, anche a causa di alcuni governi e aziende che sorvegliano alcuni cittadini. Cook ha ribadito che Apple non tratta gli utenti “come un prodotto”; “non venderemo i vostri dati”, spiegando che “dare a terze parti i vostri dati è sbagliato. In Apple non vi tratteremo mai come prodotti ma come clienti con dignità e rispettò.

A Cook non piacciono le aziende che mirano a coniare valuta, qualcosa che – a suo modo di vedere – dovrebbe essere “prerogativa esclusivamente degli Stati, dei governi eletti democraticamente”.

Immancabile il riferimento ai cambiamenti climatici. Il CEO di Apple ha evidenziato che la Mela utilizza al 100% energie rinnovabili. Ha riferito anche del sostegno ai diritti umani; “Non lo facciamo perché è previsto da normative ma perché è un imperativo morale”. “Siamo anche fautori dell’immigrazione perché i Paesi benestanti devono accettare migranti che fuggono da situazioni difficili e vorrei che giovani e bimbi, i cosiddetti dreamer, rimanessero negli Usa per studiare: l’istruzione porta uguaglianza, un trampolino per fare in modo che tutti possano avere pari opportunità”.

Per quanto riguarda la partnership con l’Osservatorio permanente Giovani-Editori, Cook ha evidenziato l’importanza di “sviluppare il pensiero critico”, un compito secondo l’a.d. di Apple svolto bene dall’Osservatorio con il quale “è stato un piacere collaborare”.

L’ultimo consiglio ai giovani: “Gli smartphone devono avvicinarvi a chi è lontano, non allontanarvi a chi è vicino. Se passate più tempo a guardare i vostri smartphone invece degli occhi della gente, sbagliate. Facciamo prodotti per aiutarvi e non per sprecare tempo”.

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