Come anticipato negli scorsi giorni, oggi Tim Cook a Bruxelles è intervenuto con un suo discorso all’evento ICDPPC2018, conferenza internazionale dei regolatori della privacy.
In un discorso appassionato il Ceo di Apple ha fornito un quadro allarmante sullo stato attuale dell’uso dei dati personali «Impiegati come armi contro di noi» non solo da società, persone o enti con pochi scrupoli ma persino dai governi. Tutte realtà che «Hanno approfittato della fiducia degli utenti per approfondire le divisioni, incitare alla violenza, e persino minare il nostro senso condiviso di ciò che è vero e ciò che è falso. Questa crisi è reale. Non è immaginata, esagerata o pazza».
Il dirigente ha elogiato le leggi europee sulla privacy GDPR «Ci ha mostrato che la buona politica e la volontà politica possono riunirsi per proteggere i diritti di tutti», una implementazione giudicata di successo e all’avanguardia, che dovrebbe essere presa come esempio dagli USA e dal resto del mondo. Cook auspica che un quadro di norme simili venga presto introdotto anche negli Stati Uniti «Noi di Apple siamo pienamente a favore di una legge federale sulla privacy negli Stati Uniti».
Nel suo intervento Tim Cook a Bruxelles non ha fatto nomi di società o di tecnologie particolari, ma è chiaro il riferimento ai recenti scandali sulla privacy dei dati, a partire dal caso Cambridge Analytica e Facebook. Il dirigente ha ribadito che Apple crede nella privacy dei dati personali come un diritto fondamentale dell’uomo, proponendo 4 principi per la sua tutela:
- In primo luogo, le aziende dovrebbero sfidarsi a de-identificare i dati dei clienti o non raccogliere i dati in primo luogo
- In secondo luogo, gli utenti devono sempre sapere quali dati vengono raccolti e a quale scopo. Questo è l’unico modo per consentire agli utenti di decidere quale raccolta è legittima o meno
- In terzo luogo, le aziende dovrebbero riconoscere che i dati appartengono agli utenti e dovremmo rendere più facile per le persone ottenere una copia dei loro dati personali, così come corregerli ed eliminarli
- E in quarto luogo, tutti hanno diritto alla sicurezza dei propri dati. La sicurezza è al centro di tutti i diritti sulla privacy dei dati e sulla riservatezza
Infine Cook ricorda che la tecnologia è capace di fare grandi cose ma che lasciata da sola non punta a nulla «Siamo ottimisti sull’impressionante potenziale della tecnologia per il bene, ma sappiamo che non accadrà da solo», compito a cui tutti noi siamo chiamati.
Il discorso di Tim Cook a Bruxelles termina con una domanda fondamentale che il dirigente di Cupertino ha pubblicato in un suo post su Twitter «In che tipo di mondo vogliamo vivere?».