Il compenso per i suoi primi 5 anni Ceo di Apple vale a Tim Cook un formidabile pacchetto azionario valutato in oltre 100 milioni di dollari. Ricordiamo infatti che Tim Cook ha preso le redini di Cupertino il 24 agosto 2011 sostituendo Steve Jobs: del traguardo dei 5 anni ha già riferito Antonio Dini in un articolo che ripercorre i numerosi successi e qualche intoppo nella brillante carriera di Cook nei panni di Ceo.
Insieme al traguardo dei 5 anni Ceo di Apple arriva il compenso di Tim Cook sotto forma di un formidabile pacchetto azionario. Complessivamente oggi maturano 980.000 azioni Apple che, secondo le stime di MacRumors, alla quotazione di borsa di ieri di 108,85 dollari, valgono in totale oltre 106 milioni di dollari.
Occorre tenere presente che i bonus in pacchetti azionari, largamente impiegati in USA per trattenere i migliori dirigenti in azienda, sono vincolati non solo alla permanenza in società ma anche ai risultati conseguiti, solitamente misurati in termini di classificazione Standard&Poor, valore della quotazione, dividendi distribuiti agli azionisti e così via.
Per esempio Tim Cook potrebbe ricevere altre 280.000 azioni Apple se il rendimento totale degli azionisti si colloca entro il primo terzo della classifica S&P 500, oppure 140.000 azioni se questo valore si colloca nella parte centrale della classifica. I piani bonus di Tim Cook proseguono nel tempo: la prossima mega tranche da 700.000 azioni AAPL maturerà il 24 agosto del 2021, mentre ogni anno ogni 24 agosto da qui al 2021 matureranno pacchetti da 280.000 azioni. Questo ovviamente se Tim Cook rimarrà alla guida di Cupertino fino al 2021, anno nel quale secondo le anticipazioni dovrebbe arrivare Apple Car.
Nonostante i bonus milionari è altamente improbabile che Tim Cook si dia alla pazza gioia e alle spese folli, come molti farebbero al suo posto. Il Ceo di Apple è noto per uno stile di vita estremamente sobrio, con orari di sveglia intorno alle 3 o alle 4 del mattino e tabelle di lavoro quotidiano da maratoneta. Ma soprattutto Cook ha già dichiarato che devolverà la stragrande maggioranza dei suoi guadagni e del suo patrimonio per operazioni di beneficenza e carità, salvo un fondo per finanziare gli studi universitari del nipote.
