Tim Berners-Lee, che ha dato la vita al Web e l’ha visto crescere negli ultimi 25 anni, ne è convinto: la libertà di Internet è minacciata da governi e aziende interessate al controllo del World Wide Web e occorre una Magna Carta per garantire il diritto all’indipendenza di Internet e la privacy ai suoi utenti.
Lo scienziato britannico che 25 anni fa ha inventato il Web, parlando del futuro di Internet al Web We Want festival ha sottolineato la necessità per il Web di avere un disegno di legge che stabilisca il diritto alla libertà e alla privacy degli utenti. “Se una società può controllare l’accesso ad Internet degli utenti, se possono monitorare i siti che si visitano, allora ha un controllo enorme sulla vita di queste persone. L’abuso di potere di aziende e governi nel Web è diventato così allettante”, riporta il The Guardian.
Tim Berners-Lee, 59 anni, direttore del World Wide Web Consortium, organismo che realizza le linee guida per lo sviluppo di Internet, ha chiesto una versione dedicata ad Internet della Magna Carta, un documento che stabilisca e garantisca i diritti e le libertà fondamentali per il Web e i suoi utenti.
Nell’epoca post Snowden in cui si parla del diritto ad essere dimenticati su Google, Tim Berners-Lee è soprattutto preoccupato, dunque, per la privacy e la libertà di utilizzo di Internet. “Serve una Magna Carta che dica che sul Web non si può essere spiati e non ci sono censure. Naturalmente, nella legalità che vale per Internet e anche per la vita reale”.