Maretta tra Apple e Tidal, il servizio di musica in streaming di Jay Z. Lil Wayne ha organizzato un concerto di beneficenza, il Lil WeezyAna Fest, i cui profitti sono destinati ad aiutare i bambini vittime dell’uragano Katrina che dieci anni fa colpì New Orleans e i suoi abitanti.
Il concerto è stato trasmesso in diretta via streaming da Tidal, ad eccezione del punto in cui è apparso sul palco Drake. L’artista avrebbe un accordo in esclusiva con Apple (è apparso sul palco dell’ultima WWDC per presentare Apple Music) e Tidal ha interrotto il broadcasting mostrando un cartello con la scritta: “Apple non permette lo streaming di questo artista. Siamo spiacenti per l’inconveniente del Grande Fratello. Torneremo dopo la performance”.
Apple, insomma, avrebbe vietato lo streaming di Drake; il New York Post riporta che Cupertino avrebbe minacciato di far causa chiedendo 20 milioni di dollari se Tidal avesse trasmesso la performance dell’artista. Da qui l’appellativo di “Grande Fratello” nei confronti di Apple, giacché avrebbe bloccato una buona azione nei confronti di persone svantaggiate.
La storia è raccontata però in modo diverso da John Paczkowski, solitamente molto ben informato sulle cose della Mela; secondo Paczkowski la decisione di non trasmettere l’esibizione di Drake è dall’entourage del cantante ed Apple non ha interferito in alcun modo sulla questione e nessuna lettera dagli studi legali della Casa di Cupertino è stata inviata a Tidal. “Apple non ha il potere di impedirci di prendere parte al live streaming” ha spiegato in effetti Future, il manager di Drake, “le uniche persone che sono in grado di farlo sono quelle di Cash Money (etichetta di Drake, NDR) e Universal, e sono nostri partner”. Secondo il management di Drake la performance non è stata trasmessa per una questione di immagine: “Abbiamo voluto assicurarci che la trasmissione ci rappresentasse nel migliore dei modi e non ci è stato comunicato quello che gli organizzatori del festival avrebbero fatto. L’estetica e l’immagine sono importanti per noi e non abbiamo avuto la possibilità di controllare e il tempo per saperne di più”.
Nonostante la precisazione di Future e analoghe smentite da parte di persone legate ad Apple, Tidal non molla e ribadisce che è stata Apple ad impedire l’esibizione. “Abbiamo le mail e prova dell’avvenuta corrispondenza nella quale è richiesto il blocco”, ha spiegato un rappresentante di Tidal a BuzzFeed.
Apple non ha al momento fatto commenti sulla vicenda.