I ThinkPad sono una vera e propria leggenda nel settore dei computer portatili. La linea è stata sviluppata all’Ibm Yamato Facility, gli uffici in Giappone dell’azienda e i primi ThinkPad sono stati rilasciati nell’ottobre 1992. Ideati come forma dal noto designer tedesco Richard Sapper, hanno una forma nera e squadrata, ispirato al cestino per il pranzo giapponese “bento”, con al centro della tastiera il pallino rosso del trackpoint, che è una alternativa all’uso del touchpad, ed è ancora utilizzata. Nel 2005 la linea di Pc x86 di Ibm è stata venduta a Lenovo, che ha continuato a far crescere la serie dei ThinkPad, articolata su varie fasce di prodotti. I ThinkPad X in particolare sono una variante più leggera, potente e “snella” della famiglia, e sono nati nel 2000 con il modello ThinkPad X20.
Nel tempo i ThinkPad in generale e la serie X in particolare (ma anche la serie T) si sono costruiti un loro seguito di fedelissimi. È una specie di culto: il ThinkPad è una macchina prevalentemente aziendale dalle caratteristiche tecniche (e dal prezzo contenuto) di eccellenza, sinonimo di qualità e di durata in un settore, quello dei personal computer portatili Pc, piagato per decenni da prodotti di plastica poco affidabili, proni alla rottura, con componenti di seconda qualità, problemi termici, di affidabilità, di prestazioni.
Secondo Trusted Review i ThinkPad X sono ottimi perché “combinano il peso e il fattore di forma di un ultraportatile con un design che dura nel tempo”. Gli stili di laptop della serie X includono ultraportatili tradizionali e tablet convertibili. Secondo Lenovo, i laptop della serie ThinkPad X includono processori a basso consumo, offrono una lunga durata della batteria e diverse caratteristiche di durata come il Roll Cage (cornice in magnesio attorno al display), coperture in lega di magnesio e una tastiera resistente agli schizzi.
All’interno della serie X c’è un modello in particolare che si è fatto notare ancora di più: è il ThinkPad X1 Carbon. Nato nel 2011, è il top di gamma per prestazioni, cura nei materiali e durata. A prima vista il ThinkPad X1 Carbon assomiglia parecchio agli altri ThinkPad, ma nella pratica si distingue perché molto leggero e portatile. L’eccellenza è anche e soprattutto nella tastiera, e dimostra agli ultrabook presenti sul mercato che è possibile costruire computer ultraleggeri anche adatti per scrivere a lungo. Ad oggi, Lenovo ha prodotto otto generazioni di X1 Carbon, sia con schermo touch che non da 14 pollici, convertibili e no (X1 Yoga) e addirittura con prestazioni potenziate (X1 Extreme). E poi è arrivata la sorpresa del ThinkPad X1 Nano, che è il più piccolo di sempre e con svariate novità tecnologiche.
A settembre del 2020 infatti la linea ThinkPad X1 si è arricchita di un computer inedito: Lenovo ha lanciato la prima generazione di ThinkPad X1 Nano. È il ThinkPad più leggero di sempre con 907 grammi di peso e anche il primo ThinkPad di Lenovo basato sulla piattaforma Intel Evo, alimentato da processori Intel Core di 11ma generazione. La macchina ha inoltre uno schermo 16:10 da 13 pollici con 4 altoparlanti con Dolby Atmos e 4 microfoni a 360 gradi. La tastiera è leggermente compressa rispetto a una versione di dimensioni 100%.
Abbiamo chiesto immediatamente a Lenovo di farcene provare un esemplare, convinti come siamo che, una volta finita l’emergenza covid-19, questo sia uno dei migliori avversari dei MacBook Air M1, dei MacBook Pro 13 M1 con due porte Thunderbolt e, nel campo dei Pc, dei Dell XPS. C’è voluto un po’ di tempo a causa dei problemi di logistica causati dalla pandemia, ma da alcuni giorni abbiamo messo le mani sul ThinkPad X1 Nano e abbiamo potuto provarlo Windows 10 Pro.
Confezione e specifiche tecniche
Lenovo ha preparato un involucro prezioso e minimalista, oltre che piccolo, per consegnare ai suoi clienti il ThinkPad X1 Nano. Si tratta di una scatola raffinata, minimalista, coloro rosso, che contiene il computer e il caricabatterie in tre parti (cavo Usb-C, “mattoncino” dell’alimentazione e cavetto per la presa elettrica a tre poli staccabile). Sin dal primo approccio l’eleganza del ThinkPad X1 Nano si vede dai dettagli.
Il computer è molto leggero, 907 grammi di peso, e ha dimensioni ridottissime (20,8 x 29,2 x 1,68 cm). Il display 2K (2160×1350, 450 nits e gamma sRGB completa, disponibile anche touch) da 13 pollici con rapporto 16:10 e cornici sottilissime occupa praticamente tutto il frontale, mentre i quattro altoparlanti e quattro microfoni con audio a 360 gradi migliorano le capacità audiovisive. Per un’esperienza audio/video immersiva X1 Nano supporta Dolby Vision e Dolby Atmos. La connettività WiFi 6 e l’opzione modem integrato (attualmente il 4G LTE ma il 5G sarà disponibile in Italia da marzo) rendono il computer completamente autonomo. Dotato di due porte Usb-C 4 Thunderbolt 4 sul lato destro, ha anche un mini jack audio e un pulsante laterale di accensione con spia (opzione interessante perché consente di tenerlo agganciato a monitor Usb-C o Hdmi con tastiera esterna e accenderlo-spegnerlo senza dover aprire il coperchio).
X1 Nano è il primo ThinkPad a disporre di una suite aggiornata di funzionalità di sicurezza ThinkShield AI e biometriche. Queste vanno dal nuovo riconoscimento vocale al rilevamento della presenza umana e consentono l’accesso senza interazione tattile e il blocco del dispositivo quando l’utente si allontana, fino al familiare lettore di impronte digitali Match on Chip. Le nuove funzionalità di Windows 10 Pro consentono anche di bloccare/sbloccare il computer quando qualcuno si avvicina alle spalle dell’utilizzatore, per evitare sguardi indiscreti.
Dal punto di vista del processore e scheda grafica, l’X1 Nano in prova usa il processore Intel Core i7 di undicesima generazione con grafica Intel Iris Xe, su piattaforma Evo, che lo mette in questo momento avanti rispetto al concorrente Dell Xps 13 e alla maggior parte dei computer “thin and light” di pari classe. L’autonomia della piattaforma Evo è paragonabile sulla carta a quella dell’Apple Silicon M1 del MacBook Air e superiore alla concorrenza che usa versioni precedenti o alternative. Vediamo come va.
Prova sul campo
Non abbiamo trattato bene questo X1 Nano. Volutamente. E non ha perso un colpo, a parte un paio di indecisioni frutto però di Windows e non dell’hardware di Lenovo. Con uno spiraglio di bel tempo pandemico, cioè Milano zona gialla, abbiamo messo il piccolo portatile ultraleggero di Lenovo nello zainetto più piccolo che avevamo, senza imbottiture né niente, e siamo andati fuori. Abbiamo lavorato in giro, sui tavolini dei dehors, sulle panchine dei giardini, in un paio di ristoranti con terrazza che affaccia sulla città: insomma, massimo della sicurezza e massimo del nomadismo digitale che i nostri tempi ci consentono. Sappiamo che prima o poi si tornerà a viaggiare, e i portatili come questo serviranno molto.
In realtà, portatili come X1 Nano servono già in casa, perché si mescolano bene all’uso non stabile sul tavolo dello studio (o della cucina, per chi non ha una scrivania dedicata) e consentono di muoversi con libertà. Se deciderete di fare di questo piccolo portatile con Windows 10 Pro il centro della vostra vita digitale, l’apparecchio sul quale tenere le cose che vi servono e attraverso il quale accedere agli altri servizi online, repository di dati, server condivisi e via dicendo, non ve ne pentirete.
Una delle prime cose che si notano è la leggerezza e “piccolezza” del portatile, accentuato dall’elegante livrea “all black”. C’è solo il dot rosso sopra la scritta ThinkPad che lampeggia quando il computer è in stand-by. La solidità del telaio è evidente, così come il livello di finitura e la piacevolezza dello schermo che si apre a 180 gradi. La superficie esterna e interna si riempiono di ditate molto velocemente: dipende dal vostro tipo di mani, ma almeno per chi scrive, l’effetto è piuttosto marcato.
La cornice è minimale, e il doppio sensore ottico (videocamera 720p con chiusura meccanica e camera a infrarossi per Windows Hello) sono comodi ma, rispetto alla qualità audio e la resa del video sullo schermo, sono più limitati soprattutto in quest’epoca di continue videoconferenze. Per questo il punteggio qui cala leggermente. Ma non è questo il difetto del computer.
Non è neanche la resa della batteria, più che accettabile con punte che sono notevolissime per una macchina Intel. Chi scrive fa il giornalista e non ha un uso né da gamer né da montatore video o altre attività che spremono tutta la cpu. Questo computer tuttavia poggia su fondamenta solide e la cpu Intel di 11ma generazione versione i7 non tentenna. Windows 10 Pro è rapidissimo e la resa di tutto quello che viene fatto pressoché instantanea, con batteria che sta comodamente sopra le sei ore di utilizzo. Il computer scalda solo se sotto stress quando agganciato al caricabatterie, altrimenti la ventola non si sente quasi. Comprensibile la scelta di averne messa una sola, che “pesca” l’aria da sotto (da qui i piedini molto sporgenti, per alzare la pancia del computer) e “spara” via dal lato sinistro.
Dopo tanti anni di MacBook, non è assolutamente un problema avere solo due porte Usb-C 4 – Thunderbolt 4, di cui una che fa anche da alimentazione. Anzi, tenendo il computer agganciato a un monitor in prova di LG, uno strabiliante modello da 35 pollici curvo 21:9 (35WN73A 21:9 Quad HD) di cui parleremo separatamente, il computer si è trasformato in una workstation con un cavo solo per video e alimentazione (Usb-C), liberando molto velocemente la potenza della piattaforma basata su processore Intel Core i7-1160G7 4 x 2.1 – 4.4 GHz, 40 W PL2 / Short Burst, 19 W PL1 / Sustained, Tiger Lake UP4 su scheda madre Intel Tiger Lake-UP3 PCH-LP. Singolare la scelta di avere un processore ultramobile da 19 watt e poi portarne la potenza a 65 watt sotto alimentazione, cosa che introduce sì più potenza ma anche un discreto stress fisico sulla macchina.
La flessibilità del computer è accentuata dallo sforzo di comprimere la tastiera dentro una superficie più ridotta. Qui c’è il vero problema: il touchpad è quello classico ThinkPad X con i pulsanti nella parte alta e con il “nipple” rosso nel messo della tastiera. Però è tutto compresso e più piccolo, con notevole scomodità per quanto riguarda i tasti delle lettere speciali e accentate sulla destra, attorno al tasto di invio. Ma non è questo il problema.
Per abbassare lo spessore della tastiera negli ultimi anni Lenovo ha fatto evolvere la tastiera dei ThinkPad portandone la corsa da 1,8mm a 1,5mm. Con il X1 Nano si passa a 1,35mm e la differenza si sente maledettamente. Ad esempio, i tasti sono ridotti: quelli funzione sono più sottili (otto millimetri contro i dieci di un X1 Carbon normale) e anche i tasti con le lettere passano a 15×15 mm rispetto ai 16×16 dell’X1 Carbon. I tasti sulla destra, con le accentate, sono addirittura da 12mm).
Lo schermo da 16:10 anziché da 16:9 come è caratteristica dei Pc è un’ottima scelta, che complementa la linea di Lenovo che si sta spostando in questa direzione e che rappresenta un’ottima sorpresa per gli utenti Apple, abituati da sempre a portatili con schermi con questo rapporto dimensionale. Lo schermo non ha la brillantezza di un MacBook Pro 13 sulla carta (450 contro 500 nits) ed equivale al MacBook Air M1, ma in realtà risulta più luminoso sia perché Windows sfrutta una palette di colori più accesi (una sorta di “HDR naturale” del sistema operativo) sia perché lo schermo della versione non touch in prova è privo di vetro. È uno schermo matte e non glossy, insomma, con tutti i vantaggi e gli svantaggi del caso (per chi scrive, sono più i vantaggi, e l’unico svantaggio è la pulizia).
L’angolo di visione del pannello IPS è ottimo e la risoluzione 2K da 2160 per 1350 pixel (quindi con 196 dpi e modalità HiPixel nella risoluzione “normale”) si sfrutta ottimamente. Si possono selezionare tre risoluzioni native (1, 1,5 e 2) per avere un contenuto più o meno zoomato, o altre risoluzioni intermedie che però introducono una interpolazione che rende “morbide” e sfocate soprattutto le lettere.
Le tastiere sono una cosa seria, come ha imparato a sue spese Apple con la debacle degli anni passati e come sanno molto bene decine e decine di produttori di Pc che, a modesto avviso di chi scrive qui, non si classificherebbero neanche tra gli strumenti utili per lavorare. Se i ThinkPad sono un culto, le loro tastiere sono addirittura una religione e questo nuovo modello, che ha per il resto moltissime positività, su questo fronte si è rivelato decisamente mediocre. Peccato, perché poteva essere una macchina per scrivere definitiva, soprattutto grazie alla possibilità di inserire Linux come alternativa a Windows 10 Pro.
A chi è destinato?
Alle volte è facile farsi prendere dall’entusiasmo e consigliare un computer per tutti. Per fortuna i ThinkPad in generale, la serie X in particolare e questo X1 Nano in particolare, non lasciano adito a molte ambiguità.
Questo è un classico ultrabook da executive, da professionista o da consulente. Non è una macchina da studente, da quadro, da hobbista o da figura intermedia. È una macchina per chi lavora molto in mobilità e ha bisogno di avere molti dati e molta potenza ma anche uno schermo piccolo e tanta leggerezza. Il trade-off tra potenza, funzionalità e mobilità qui è evidentemente a favore della prima e dell’ultima. Questo computer serve per scrivere, ma anche e soprattutto per viaggiare, con dentro però la “dinamite” necessaria a fare anche lavori significativi, siano essi Word, PowerPoint o Excel “pesanti” o flussi di lavoro realistici con condivisioni su Zoom o Teams di presentazioni a decine di colleghi. La connessione incorporata ribadisce che chi vuole questa macchina non ha alcun desiderio di andare a giro con un tablet e preferisce mantenere il suo telefono cellulare piccolo.
Non sono solo le caratteristiche, gli ingombri e la potenza quello che definisce questo computer, ma anche il prezzo. E non è affatto economico. Il portatile seleziona sulla porta di entrata, insomma, non solo un pubblico di dirigenti e professionisti, ma anche un pubblico che è “arrivato” per voler investire su una macchina senza compromessi votata alla portabilità. La doppia scocca in magnesio (sotto) e fibra di carbonio (sopra) rende la macchina particolarmente duratura, però, e fa pensare che il suo ciclo di vita vada ben oltre i due anni che di solito caratterizzano questo tipo di computer.
Conclusioni
Un computer dalle prestazioni maiuscole e dalla destinazione molto chiara: ultraportatile e ultraleggero per chi deve viaggiare molto e ha bisogno di avere il massimo a portata di dita. Rispetto ai fratelli maggiori di Lenovo (ThinkPad X1 Carbon) e alla concorrenza (Dell XPS, HP Elite Dragonfly, Fujitsu LifeBook e lo stesso Lenovo ThinkPad X13, oltre al MacBook Air M1) è un computer che offre una notevole durata della batteria, molta potenza anche in mobilità, leggerezza e dimensioni molto contenute. Il tutto in un fattore di forma e con uno schermo notevoli.
A pesare qui è soprattutto il prezzo (che non è il più economico del settore), il sacrificio fatto sulla tastiera e la scelta di materiali che si sporcano con grande facilità. La qualità della scocca e della resistenza dei materiali, il livello delle finiture e la stessa “rotondità” della macchina sono comunque quelle di un ThinkPad e come tale di altissimo livello. Uno dei pochi computer capaci di stupire e impressionare nonostante le piccole dimensioni. Ma si sa che nelle botti piccole ci sta il vino buono.
Pro
- Prestazione del processore ottima
- Schermo di alta qualità
- Robustezza e qualità complessiva molto buone
- Ottima batteria
Contro
- La qualità si paga: questo portatile non è economico
- Qualità della webcam al minimo sindacale
- Tastiera e touchpad molto “compressi”: ancora buoni ma al limite
- È letteralmente un magnete per le impronte digitali
Prezzo al Pubblico
Configurazione: processore Intel Core i7/11 generazione e grafica Intel Iris Xe. Ram 16 GB; SSD 256 GB; connessione LTE.
Prezzo: 2.069 Iva esclusa
La versione 5G costerà 2.549 euro Iva esclusa
La versione solo WiFi costa 1.849 euro Iva esclusa
Lenovo CO2 Offset (il programma di compensazione dell’impronta carbonio calcolata nella costruzione e l’invio di ogni prodotto) è incluso nell’acquisto di X1 Nano.
Maggiori informazioni su questa pagina di Lenovo.