Dopo il cinema e la televisione, ora è il momento dell’opera lirica. Nel luglio 2017 sul palco dell’Opera lirica di Santa Fe metterà in scena “The (R)evolution of Steve Jobs”.
Ad interpretare Steve Jobs ci sarà il baritono Edward Parks. Il resto del cast (tra cui ci sono Garret Sorenson nei panni di Woz, Sacha Cook in quelli della moglie di Steve Laurene Powell Jobs) è già stato selezionato e i cantanti incominceranno presto a lavorare per imparare la musica del compositore Mason Bates e il libretto scritto con Mark Campbell.
Al padre del personal computer, un’icona, una leggenda, artisti di ogni ambito hanno reso omaggio con sculture, dipinti, libri, filmati: le opere dedicate a Steve Jobs avevano come obiettivo ambizioso quello di raccontare l’impatto della vita del cofondatore di Apple nel mondo, ma poche sono riuscite a colpire positivamente i fan e chi Steve Jobs lo conosceva davvero.
Il libretto sarà firmato da Mark Campbell. Mark Campbell ha dichiarato a Cult of Mac di essere stato “esitante inizialmente” quando gli hanno chiesto di scrivere il testo dell’opera. “Steve Jobs è così popolare e così una parte importante del nostro mondo, che scrivere un libretto su di lui mi sembrava un lavoro pieno di rischi. Ma poi ho cambiato idea: ho deciso di non creare una storia che facesse di lui un grande eroe, nè che lo diffamasse. Ho creato un libretto che dipinge un ritratto equilibrato di Steve Jobs e della sua vita. La storia incomincia con uno Steve Jobs bambino che riceve un banco di lavoro da suo padre Paul, che lo incoraggiava ad usarlo, poi proseguirà con uno Steve adulto alle prese con il keynote del 2007 durante il quale presenta al mondo iPhone. Campbell spiega che la storia racconterà i diversi eventi che hanno influenzato la sua vita, le sue relazioni, i momenti positivi e i fallimenti. I prodotti Apple, invece, non compariranno nell’opera.