The Omni Group ha terminato i test privati sul servizio di sincronizzazione OmniPresence e avviato i test pubblici (prove nelle quali sono coinvolti un maggiore numero di utenti). Si tratta, lo ricordiamo, di un tool progettato intorno a protocolli web aperti che consentirà la sincronizzazione con l’Omni Sync Server offrendo la possibilità di sfruttare strumenti ospitati su server in proprio o su un cloud server proprietario.
OmniPresence è completamente indipendente e può essere sfruttato anche da altre applicazioni (sul forum degli sviluppatori è spiegato come impostare WebDav su OS X 10.8 Server per la sincronizzazione). Il concetto di sincronizzazione è simile a quello già visto con Dropbox o prodotti simili ma con la differenza che, volendo, è possibile come già detto usare un server in proprio, avere maggiore controllo sui dati e il vantaggio di non dipendere da altri. A chi non vuole dedicare un server ai servizi in questione, la società offre la possibilità di sfruttare strumenti dedicati sul cloud. La soluzione funziona solo con OS X 10.8.3 o superiore (o iOS 6.x e superiore) e sul lato client l’applicazione s’integra in modo simile a quanto già visto con le applicazioni di sincronizzazione concorrenti.
Essendo una beta, il sistema è ancora molto grezzo (manca ad esempio un indicatore di sincronizzazione) e ne sconsigliamo l’utilizzo in ambienti di lavoro, almeno fino a quando non sarà disponibile la versione definitiva. Come si vede nel filmato che riportiamo qui sotto, i documenti delle applicazioni (in questo caso Omnifocus) sono aggiornati in tempo reale, indipendentemente dal dispositivo utilizzato. Non sono ancora noti i costi da pagare per il servizio. La versione alfa del client si scarica da questo indirizzo.
[A cura di Mauro Notarianni]