The Hardest Part entrerà cenna storia come il primo video musicale su commissione creato esclusivamente attraverso Sora di Open AI. E’ il video più lungo mai creato interamente da un’intelligenza artificiale.
Che piaccia o no, è solo questione di tempo prima che l’AI inizi ad essere in grado di creare video perfetti partendo semplicemente da uno script di testo. The Hardest Part mostra già le capacità del sistema, anche se certamente non è perfetto.
Non è la prima volta che l’intelligenza artificiale crea dei video partendo da un testo, ma si tratta della prima produzione realizzata in collaborazione tra OpenAI, un musicista e un filmmaker. In particolare, il video è stato creato, anzi “generato”, dal regista Paul Trillo.
Il risultato è un video musicale di oltre quattro minuti, che segue la storia di una coppia della scuole superiori. Il regista del video ha scritto in una dichiarazione condivisa dall’etichetta discografica di Washed Out, Sub Pop, che voleva rappresentare un concetto di “zoom infinito”, anche se fino ad ora non aveva mai tentato l’impresa perché ritenuta troppo ambiziosa.
Il regista spiega che Sora AI offre strumenti che permettono di creare contenuti video che non possono essere “girati” con una telecamera, né animati in 3D:
Gli aspetti surreali e allucinatori dell’AI ti permettono di esplorare e scoprire nuove idee che non avresti mai sognato
Sora, che non è ancora disponibile al pubblico, può generare video fino a un minuto di lunghezza basati su idee digitate in una casella di testo. Montate insieme, le clip possono essere utilizzate per realizzare progetti più lunghi.
“The Hardest Part”, il singolo principale del prossimo album di Washed Out, “Notes From a Quiet Life”, riproduce un’idea onirica, quasi inquietante, come spiega l’autore:
Non ero interessato a catturare il realismo, ma qualcosa che sembrasse iperrealistico. La mescolanza fluida e il fondersi di diverse scene sono più simili al modo in cui ci muoviamo nei sogni e alla nebbia dei ricordi
Tuttavia, secondo il regista, Sora AI non potrà mai essere uno strumento per sostituire la filmografia tradizionale:
Mentre alcune persone pensano che questo possa sostituire il modo in cui le cose vengono create, io lo vedo come un’integrazione di idee che altrimenti non sarebbero mai state realizzate
Le critiche all’AI
Alcuni artisti online hanno criticato l’uso dell’AI per creare il video, esprimendo dubbi sul fatto che abbia migliorato la creatività o aiutato a suscitare emozioni negli spettatori.
Le preoccupazioni riguardo all’AI generativa sono anche legate alle eventuali violazioni dei diritti d’autore. In particolare, molti musicisti continuano a battersi contro la possibilità che l’AI crei motivi musicali; Drake, ad esempio, ha ritirato la sua traccia “Taylor Made Freestyle” dai suoi account dopo che l’ente di Tupac Shakur ha minacciato di citarlo in giudizio per aver utilizzato una versione generata dall’AI della voce reale di Shakur.
Anche gli attori di Hollywood hanno scioperato contro l’uso dell’AI, così come i doppiatori hanno chiesto rigide regole per disciplinare l’uso delle voci clonate nelle fasi di doppiaggio.
In altre occasioni non sono mancate preoccupazioni per il fatto che l’AI sia in grado di ricreare foto di persone reali, inserendole in contesti totalmente inventati.