Offrire una cena a chi ne ha più bisogno senza uscire di casa: dall’app TheFork, per tutto il periodo dell’emergenza da COVID-19, sarà possibile offrire un pasto a un’altra persona/famiglia effettuando una donazione libera al Banco Alimentare.
Si tratta di un vero e proprio ristorante virtuale creato da TheFork sulla sua applicazione dove è appunto possibile prenotare un pasto e offrirlo ai più bisognosi, con la possibilità di lasciare un messaggio solidale sotto forma di recensione.
L’iniziativa prende il nome di Cena Sospesa e si ispira all’usanza campana del caffè sospeso e della più recente spesa sospesa che si sta diffondendo per fronteggiare le difficoltà economiche generate dal lockdown.
Come funziona
Per donare una Cena sospesa bastano pochi click. Gli utenti non devono far altro che aprire l’app di TheFork – disponibile gratuitamente su App Store per iPhone e iPad e sul Play Store per i dispositivi Android – e recarsi sulla scheda del ristorante virtuale Cena Sospesa, selezionando a quel punto il primo orario disponibile per “prenotare”.
Una volta completata la prenotazione sarà necessario tornare sulla schermata principale dell’app dove, dopo aver aggiornato la pagina, comparirà il bottone “PAGA”. A questo punto gli utenti potranno scegliere l’importo che desiderano donare.
Grazie a TheFork Pay la donazione potrà essere effettuata direttamente dall’app di TheFork in modo sicuro: basterà inserire i dati di pagamento e validare la transazione. Il ricavato andrà interamente alla Fondazione Banco Alimentare Onlus per sostenere i costi della Rete Banco Alimentare per il recupero e la distribuzione degli alimenti alle persone che ne hanno bisogno in tutta Italia in questi momenti di difficoltà.
Cos’è il Banco Alimentare
Per chi non la conoscesse, la rete Banco Alimentare da oltre trent’anni recupera eccedenze da tutta la filiera, anche dalla ristorazione organizzata, cibo che viene poi donato a 7.500 strutture caritative che assistono 1.500.000 persone in stato di bisogno, tra cui 145.000 bambini. Durante questa emergenza la società ha continuato a dare sostegno nonostante l’aumento di richieste registrato in queste settimane, pari al 20% con punte del 40% nelle regioni del Sud.