Se avete un SSD sappiate che quel che c’è memorizzato al loro interno potrà durare migliaia di anni. Questo è quanto emerge da uno studio di The Tech Report. Per le prove sono state usate sei diverse unità, compresa la serie HyperX 3K di Kingston, la serie 840 di Samsung e la serie 335 di Intel, eseguendo continue e cicliche scritture e riscritture di file piccoli e grandi. Per mese le unità hanno sostenuto fasi cicliche di scrittura lettura di 10GB di file piccole e grandi, dimostrando il valore dei supporti, fino a sondare i loro limiti fisici.
I risultati migliori sono stati ottenuti con le unità Kingston HyperX 3K e Samsung 840 Series (265GB), tutte e due arrivate alla soglia dei 2PB (1 Petabyte = 1 milione di Gigabytes) e ancora all’opera nel momento in cui scriviamo. Tenendo conto che mediamente un utente legge/scrive un paio di TB l’anno, è possibile pronosticare la vita media di questi SSD pari e oltre i mille anni.
Al momento non abbiamo dati per confrontare le tecnologie SSD con gli HDD tradizionali ma è ovvio che l’assenza di parti meccaniche e magnetiche renda le unità di nuova generazione più affidabili. Vale insomma la pena spendere di più (e neanche tanto, giacché i prezzi degli SSD sono in continua discesa) e disporre di unità che, non solo garantiscono maggiore velocità, ma anche affidabilità rispetto agli hard drive tradizionali che tendono per vari motivi, tra cui il fatto che hanno un motore e parti in movimento, oltre che componenti magnetiche soggette ad usura, a rompersi.