Un nostro lettore, segnala di avere ricevuto la tessera sanitaria nuova in sostituzione della vecchia in scadenza.
“Ho notato subito la mancanza di microchip. Da quello che ho letto in rete è un fenomeno dovuto alla carenza di microchip. L’assenza del microcircuito impedisce di utilizzarla come Carta Nazionale dei Servizi (un servizio invero, mai decollato…)”
Si tratta dell’ennesima ricaduta dovuta alla carenza di microchip che sta avendo forte impatto su tutti i settori, con i microchip che si trovano ovunque: nei computer e negli smartphone, ma anche nei frigoriferi, nei forni, negli impianti di domotica, per non parlare delle auto, dove la carenza ha fermato la produzione di molti modelli.
Il consiglio è di non gettare nella spazzatura la vecchia card, perché può essere ancora utile, anche se scaduta.
La card con il chip è fondamentale per esami, visite mediche e prestazioni sanitarie in genere: si accede al fascicolo elettronico (in assenza elloi Spid, è possibile ceriticare la propria identità in farmacia e anche per chi fuma è fondamentale nei distributori automatici di tabacchi).
La sotituzione periodica compete all’ Agenzia delle Entrate – per conto del Mef e tramite la controllata Sogei – che provvede alla sostituzione periodica delle smartcard in scadenza (valide 6 anni).
Per la carenza di materie prime, il ministero dell’Economia ha autorizzato l’emissione di tessere prive di microchip, ecludendo le proprie della Carta Nazionale dei Servizi (Cns), e questo spiega perché alcuni cittadini hanno ricevuto tessere senza microchip.
Nella lettera inviata agli utenti, non viene spiegato che è bene conservare la vecchia tessera. Il Mef spiega ad ogni modo che per le nuove Tessere Sanitarie che saranno prodotte senza la componente Carta Nazionale dei Servizi, il loro utilizzo sarà possibile “fino al 31 dicembre 2023”, rendendo valida “la propria TS-CNS con microchip anche se riporta sul fronte una data di validità già scaduta”. Il rinnovo della validità non è ad ogni modo automatico, sul sito del Mef si evidenzia la necessità di caricare un «tool per l’estensione del certificato di autenticazione per Ts-Cns» sul computer e procedere a caricare un «driver» sulla tessera tramite il lettore dedicato (qui i dettagli della procedura). Per procedere è necessario disporre di PIN e PUK (codicidi sicurezza), complicazioni con le quali molti preferirebbero non avere a che fare…