Per le sue vetture con funzionalità di guida autonoma, Tesla sfrutta processori e piattaforme di Nvidia. Piattaforme sicure specifiche con processori veloci e affidabili sono fondamentali per “capire” in tempo reale quello che succede intorno al veicolo, individuare precisamente la sua posizione su una mappa HD e pianificare il percorso sicuro da seguire.
L’azienda automobilistica statunitense specializzata in veicoli elettrici ad alte prestazioni sembra stia sviluppando in proprio i processori di cui ha bisogno, e tra le prove anche l’assunzione di Jim Keller a gennaio dello scorso anno.
Questo “guri” dei processori ha lavorato per Apple sui primi chip A4 e A5; ancora prima (fin dagli anni ’90) aveva lavorato per AMD quando la produttrice di semiconduttori era in feroce concorrenza con Intel nel mercato delle CPU. In AMD era tornato nel 2012, riassunto come “Chief Architect of Microprocessor Cores”.
Stando a quanto rivela il sito CNBC, Keller in Tesla è a capo di un gruppo di oltre 50 persone (alcuni di questi ex dipendenti di AMD), tutti al lavoro per creare un nuovo processore.
Tesla non si occupa da sola dello sviluppo del nuovo chip ma secondo alcune fonti avrebbe accordi che consentono di utilizzare proprietà intellettuali di AMD. La sola voce di un accordo tra Tesla e AMD ha fatto fare un balzo in alto alle azioni AMD (+5% in una sola giornata e ancora continuano a salire).
Sanjay Jha, CEO di GlobalFoundries (fonderia che è uno spin-off di AMD dedicato ai processori), ha recentemente citato Tesla come esempio di azienda con la quale la fonderia sta lavorando. La produzione di un chip ad hoc consentirebbe a Tesla di non avere un unico referente per un componente essenziale della strategia aziendale. Elon Musk, CEO di Tesla, ha promesso l’avvio della produzione di auto a guida completamente autonoma a partire dal 2019.