Tesla vola nelle vendite e in borsa, grazie a Hertz che ha ordinato 100.000 auto elettriche Tesla per la sua flotta, con l’intenzione di noleggiarle nei principali mercati statunitensi e in alcune parti dell’Europa a partire da novembre.
Secondo Bloomberg si tratta del più grande ordine di veicoli elettrici di tutti i tempi, una grande mossa di Hertz nel noleggio di auto elettriche. Secondo il rapporto, l’ordine ha un valore di 4,2 miliardi di dollari e sembra interessare per lo più Model 3.
Complessivamente l’ordine rappresenta circa un decimo di ciò che Tesla può attualmente produrre in un anno, consentendo eventualmente a Hertz di bloccare mosse simili da parte di altre società di noleggio concorrenti. Secondo quanto riferito, Herts ha ordinato a Tesla versioni full optional, piuttosto che varianti del modello base, e ha pagato quasi il prezzo di listino completo per ciascuna unità.
I clienti Hertz avranno accesso alla rete di ricarica di Tesla e Hertz starebbe anche costruendo la propria infrastruttura di ricarica. Alla fine, Hertz (che possiede anche i marchi Dollar, Thrifty e Firefly) prevede di diventare quasi completamente elettrica con la sua flotta di mezzo milione di veicoli. Questa è una svolta piuttosto brusca per Hertz, considerando che è fallita nel 2020 per la Pandemia ed è emersa solo nel giugno di quest’anno.
Le buone notizie per Tesla, però, non terminano qua, considerando che la Model 3 dell’azienda è stata l’auto più venduta in Europa a settembre con circa 24.600 unità immatricolate. È anche la prima volta che un veicolo prodotto al di fuori dell’UE è leader nelle vendite.
Sebbene siano buone notizie per Tesla e per l’industria dei veicoli elettrici in generale, a dimostrazione del fatto che le vendite di EV in Europa continuino a crescere, il settore automobilistico nel suo insieme è crollato in Europa e altrove a causa di una carenza globale di chip. Renault ha recentemente affermato che produrrà circa 300.000 veicoli in meno quest’anno a causa della carenza globale di semiconduttori.
Tesla è così, nonostante la carenza globale di chip e componenti, tra i pochi costruttori di auto a risentire meno della crisi, continuando a registrare vendite e risultati in crescita.