Non si tratta della riduzione di prezzi più consistente di Tesla, ma nel giro di pochi giorni il costruttore di auto elettriche ha ribassato di circa 2.000 dollari il prezzo di ingresso di tutte le sue auto in USA, Model S, X, Y e Model 3, unico escluso è l’appena introdotto Cybertruck: allo stesso tempo Tesla ha prima dimezzato la rata mensile per la guida autonoma FSD e poi anche il prezzo totale di ben 4.000 dollari.
Tutti questi cambiamenti arrivano a breve distanza da altre riduzioni dei prezzi avvenute negli scorsi mesi. La strategia di Tesla è cambiata con il rallentamento delle vendite di auto, anche di quelle elettriche, preoccupando mercato e investitori, che ora temono che l’apripista della rivoluzione elettrica possa venire superato dai concorrenti cinesi.
Le mosse di Elon Musk e Tesla hanno creato non pochi grattacapi per il colosso del noleggio Hertz che si è visto diminuire rapidamente il valore del suo parco auto Tesla, vicenda e perdite che hanno portato alle dimissioni del CEO.
Anche diversi utenti privati di Tesla si sono sfogati sui social, esprimendo dubbi e frustrazione. Viste le ormai frequenti riduzioni dei prezzi molti si chiedono se vale la pena comprare o meglio aspettare, come per esempio la guida autonoma che da 12.000 dollari ora in USA è scesa a 8.000 dollari.
Anche questa volta Elon Musk risponde su X alle lamentele degli utenti, spiegando che la strategia di Tesla è cambiata: prima puntava a massimizzare i margini, ora punta ad avere più numeri e volumi, anche riducendo prezzi e margini.
Altre auto cambiano i prezzi costantemente e spesso con ampi margini attraverso i ricarichi dei concessionari e gli incentivi del produttore/concessionario.
Solo uno sciocco pensa che il prezzo consigliato sia il prezzo reale. I prezzi di Tesla devono cambiare frequentemente per adeguare la produzione alla domanda.
Una volta che in circolazione ci saranno più Tesla, utile per raccogliere più dati e addestrare meglio AI e guida autonoma, spiega Musk tornerà a puntare sui margini vendendo più software e servizi. La strategia era già stata anticipata da Musk durante la presentazione dei risultati trimestrali del primo trimestre 2023:
“Abbiamo ritenuto che spingere per volumi più elevati e una flotta più grande sia la scelta giusta in questo caso rispetto a un volume inferiore e un margine più elevato.
“Tuttavia, prevediamo che i nostri veicoli, nel tempo, saranno in grado di generare profitti significativi attraverso l’autonomia”.
L’imprenditore offre una spiegazione anche agli utenti adirati che si vedono continuamente diminuire il prezzo, appena acquistata l’auto, e sopratutto a chi si sta informando per acquistare. I costruttori tradizionali vendono le auto tramite reti di concessionarie e nessuno al mondo si aspetta di vedere il prezzo di listino identico a quello che pagherà effettivamente.
Al contrario Tesla non ha concessionari e vende direttamente agli utenti finali, per questa ragione i prezzi risultano molto più volatili di quanto siamo abituati a osservare da sempre con le auto tradizionali. Con la differenza che con i concessionari spesso occorre visitarne diversi per ottenere le condizioni migliori, invece con Tesla il prezzo è noto e uguali per tutti.
Pochi credono ancora alla guida autonoma, Ma in uno dei suoi post su X elon Musk ha dichiarato che presto potrebbe arrivare per la prima volta in Cina. Nel frattempo in USA il passaggio alle reti neurali ha migliorato notevolmente la guida autonoma Tesla.
Tesla presenterà suoi robotaxi a guida autonoma l’8 agosto. Tutte le imprese di Elon Musk da questa pagina, per le notizie Tesla invece da qui.