I ricavi di Tesla sono in calo: la conferma di quanto già ipotizzato dall’azienda nei mesi scorsi emerge dai risultati trimestrali presentati poche ore fa, che segnano un -9% rispetto allo scorso anno (21,3 miliardi di dollari anziché 22,15 miliardi). È il più grave calo registrato dalla multinazionale negli ultimi dodici anni, al quale Tesla risponde rilanciando con una serie di anticipazioni e promesse che dovrebbero riportarla in vetta.
I robotaxi
Innanzitutto l’arrivo dei robotaxi previsto per il mese di agosto: il servizio di ride hailing che Tesla intende chiamare Cyber Cab sarebbe dovuto arrivare nel 2019 ma come spesso accade, specie quando si ha a che fare con un imprenditore visionario come Elon Musk e con tecnologie fortemente rivoluzionarie come quella della guida autonoma, rispettare le scadenze è più difficile di quanto si possa pensare.
Il servizio che Tesla si prepara a lanciare dovrebbe essere una specie di Uber e Airbnb messi insieme, con la possibilità di poter ad esempio impostare la temperatura dell’auto prima che arrivi a prenderci. Su una cosa Musk però è sicuro: l’esperienza software a cui sta lavorando Tesla sarà “la migliore della categoria”.
L’azienda intende impiegare una flotta di auto Tesla, ma il grosso del servizio sarà offerto dalle auto dei suoi clienti: chiunque potrà mettere a disposizione la propria Tesla (e disdire in qualsiasi momento dall’app) decidendo se potranno usarla solo amici e familiari, solo utenti a 5 stelle, oppure tutti indistintamente.
Investitori tranquilli con la Tesla economica
Per far digerire meglio il calo del primo trimestre, soprattutto ad azionisti e investitori, Tesla ha dichiarato che sta accelerando il più possibile per anticipare il modello economico da 25.000 euro – dollari, pochi mesi fa indicato nella seconda metà dl 2025.
Per velocizzare le operazioni e il lancio, il costruttore indica che tutti i nuovi prodotti in arrivo entro fine 2025 si baseranno sulle stesse linee di produzione della gamma attuale di Model S, 3, X e Y, in modo tale da non subire ulteriori ritardi.
Sebbene ci sarà una riduzione dei costi inferiore a quanto previsto, Tesla dice che così facendo riuscirà a sfruttare appieno la capacità massima (attualmente di 3 milioni di veicoli) ottenendo una crescita superiore del 50% rispetto alla produzione del 2023.
Insomma, investitori, state tranquilli: anche se di recente è stata tagliata oltre il 10% della forza lavoro (circa 14.000 posti), Tesla dice di avere tutto sotto controllo.
I robot umanoidi
Per il 2025 invece l’azienda ha fissato l’avvio delle vendite di Optimus, preceduto a fine 2024 dal suo impiego nelle fabbriche Tesla. Del robot abbiamo già parlato svariate volte, di recente con l’annuncio della versione di seconda generazione e con i prezzi svelati il mese scorso: per Tesla realizzarlo è stato facile perché – dicono – è bastato semplicemente mettere su due piedi la tecnologia già usata su quattro ruote.
Secondo Musk questo robot è fortemente sottovalutato, tanto che si aspetta una domanda di almeno 10-20 miliardi di unità nella fase iniziale. Alla fine «tutti ne avranno uno in casa», dice, per fargli fare il maggiordomo.
FSD in licenza
Infine Tesla sostiene di essere in trattative con “una delle principali case automobilistiche per la concessione in licenza” delle sue tecnologie di guida completamente autonoma (Full Self Driving). In realtà trattative di questo genere sono in corso già dal 2021, tuttavia secondo l’azienda questa volta ci sono buone possibilità che l’affare vada in porto.
Se ancora oggi non si è concluso niente è perché pare che molte aziende siano piuttosto scettiche riguardo l’effettivo funzionamento di questa tecnologia che, se rispetterà le promesse, cambierà per sempre la circolazione delle auto nelle strade di tutto il mondo.
In ogni caso di qualsiasi azienda si tratti, visto che per ora non è saltato fuori nessun nome, ci vorranno almeno 3 anni prima di poter vedere la tecnologia – che attualmente Tesla vende tramite i suoi computer di bordo a 8.000 $ o in abbonamento mensile a 99 $ – implementata sui veicoli di altri.
Taglio dei prezzi anche in Italia
Di recente sono stati ridotti i prezzi in Italia di Model 3, S e X tanto che adesso, beneficiando anche degli incentivi in corso, ci si può portare a casa una Tesla per meno di 30.000 Euro. Per saperne di più sul mondo Tesla date un’occhiata alle notizie che pubblichiamo in questa sezione del nostro sito.