Venerdì 31 maggio, Tesla ha annunciato il prezzo della Model 3 cinese: si parte da 328,000 yuan (42.650 euro) e dunque il 13% in meno rispetto allo stesso modello ordinato dagli Stati Uniti o se volete, circa 6.000 euro in meno rispetto a quanto dovremmo sborsare noi italiani per la stessa auto.
Il risparmio si ottiene probabilmente grazie al costo inferiore di manodopera, sulle spedizioni e l’eliminazione dei dazi, fattori che a vario titolo incidono sul costo rispetto ai modelli offerti dalla concorrenza locale.
L’azienda automobilistica – riferisce Reuters – ha avviato la produzione in Cina da gennaio dove ha iniziato a produrre le Model 3. I pre-ordini sono stati attivati da giovedì (si prenota direttamente dal sito web): basta versare una caparra di 20.000 yuan, per ricevere la vettura in un lasso di tempo tra sei e dieci mesi.
La versione “Standard Range plus Model 3” costa 49.000 yuan in meno rispetto alla versione meno cara finora dispponiile in Cina. Il prezzo comincia a essere allettante (non per tutte le tasche cinesi) e dimostra che non basta avere catene di montaggio in loco per abbattere i costi. Per il momento non si hanno notizie diu possibili esportazioni dei modelli prodotti nel Paese del Dragone.
Tesla ha anche avviato la commercializzazione delle Model 3 con guida a destra. A poche settimane dal lancio della vettura nel Regno Unito, l’azienda avviato gli ordini anche in Australia, in Giappone, in Nuova Zelanda, in Irlanda e a Hong Kong.
Il mercato delle vetture elettriche in Cina è il più grande del pianeta. Lo scorso anno sono state immatricolate 788mila unità a zero emissioni, in crescita del 70% rispetto al 2017. Nel Paese del Dragon non mancano incentivi statali e il prezzo medio di queste vetture è di 30.000 euro.