La contrazione dell’offerta di componenti ha rallentato le vendite di auto per quasi tutti, tranne per Tesla: nel terzo trimestre dell’anno l’azienda ha infatti venduto 241.300 automobili, ovvero 102.000 in più rispetto a quanto fece nello stesso periodo l’anno scorso. Certo non sono le quasi 447.000 auto che ha venduto General Motors negli ultimi tre mesi, ma nonostante la cifra imponente questa società ha registrato un calo del 33% rispetto all’anno scorso, mentre Tesla è l’unica che è riuscita a fare meglio in un mercato in cui tutti gli altri, chi più chi meno, stanno registrando numeri in negativo.
Basta comunque vedere cosa sta accadendo nel dettaglio per rendersi conto che la crescita di Tesla non è una sorpresa: mentre infatti gli altri produttori hanno accusato la carenza globale di chip, secondo le indiscrezioni Tesla avrebbe cominciato a procurarsi modelli diversi di chip e sensori, riscrivendo contestualmente il software per far sì che funzionasse su questi nuovi componenti. Inoltre c’è anche da dire che l’azienda ha cominciato a vendere la popolare Model Y in Europa soltanto di recente ed è un’autovettura relativamente nuova anche per il mercato cinese, perciò ha ampio margine di crescita rispetto ad altri veicoli della concorrenza.
Questo tuttavia non significa che per Tesla sono soltanto tutte rose e fiori. La società infatti è ancora sotto indagine da parte della National Transportation Safety Board negli Stati Uniti ed è soltanto da un paio di mesi che ha terminato di richiamare quasi 300.000 auto in Cina, per non parlare poi della Roadster e del Cybertruck che stanno subendo ritardi prolungati sulla tabella di marcia. Ma che se ne dica, per il momento Tesla grazie alla sua abilità di prevedere l’andamento di mercato sta riuscendo a crescere dove gli altri invece rallentano.
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