Nell’ultimo incidente che ha visto coinvolta una Tesla Model X in Pennsylvania, la funzione Autopilot era disattivata. L’ha scritto Elon Musk su Twitter evidenziando informazioni ricavate dai file di log della vettura.
Tesla è stata recentemente da più parti attaccata per la funzione in questione, una tecnologia che da sempre il produttore evidenzia non essere ancora completa (in beta), presentata non come un sistema di guida automatica ma come un sistema di assistenza alla guida, grazie alla quale è possibile rimanere nella propria corsia, cambiare corsia quando si mette la freccia e regolare la velocità grazie al cruise control attivo adattato al traffico.
Onboard vehicle logs show Autopilot was turned off in Pennsylvania crash. Moreover, crash would not have occurred if it was on.
— Elon Musk (@elonmusk) July 14, 2016
Il fatto che il “pilota automatico” fosse disattivato al momento dell’incidente dovrebbe mettere a tacere quanti criticano il sistema, ma sarà impossibile zittire tutti quanto saranno portati a termine indagine approfondite sugli ultimi incidenti. Consumer Reports negli USA invita Tesla a disabilitare l’Autopilot che consente di operare a mani libere, affermando che è ancora “troppo presto per consentire eccessive libertà”.
Laura MacCleery, vice presidente consumer policy e mobilization per Consumer Reports punta il dito anche contro la dicitura “Autopilot”, un nome che “dà ai consumatori un falso senso di sicurezza”. “A lungo andare” dice MacCleery, “avanzate e attive tecnologie di sicurezza nei veicoli potranno rendere le strade più sicure, ma attualmente siamo profondamente preoccupati che ai consumatori siano vendute un mucchio di promesse su tecnologie non ancora affermate”.
E ancora: “L’Autopilot non è effettivamente in grado di guidare l’auto, ma consente al guidatore di lasciare il volante per alcuni minuti”; “Tesla deve disattivare il controllo automatico nelle sue auto fino a quando non aggiornerà il programma verificando che le mani del guidatore siano sul volante”.
Tesla dice che continuerà a sviluppare l’Autopilot, insistendo sul fatto che questo consente maggiore sicurezza e che queste decisioni devono essere prese in base ai “dati reali e non alle congetture dei media”. Il costruttore evidenzia il costante impegno con migliorie, e collaudi che prevedono test interni di milioni di miglia, al fine di assicurare che i conducenti supportati dall’Autopilot siano più sicuri di quanti guidano senza assistenza.
Ancora una volta Tesla ricorda i 210 milioni di Km percorsi dalle vetture con l’Autopilot attivato, a fronte di “una vittima confermata”. Il produttore ribadisce ancora una volta che anche con il sistema inserito, il conducente “resta responsabile dell’auto, di cui ha sostanzialmente il controllo”.
Intanto oltre alla National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) si sta muovendo anche Rijksdienst voor het Wegverkeer (RDW), l’autorità dei trasporti dei Paesi Bassi; quest’ultima ha contatto Tesla per avere dettagli sull’incidente del 7 maggio.