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Tesla, la guida autonoma FSD v12 è come ChatGPT delle auto

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L’ultima promessa di Elon Musk punta all’arrivo della guida autonoma completa Full Self Driving entro il 2023 in USA, forse 2024, magari sfoggiando il primo coast to coast degli USA come dimostrazione ad effetto: potrebbe trattarsi della versione V12 ora in beta cheun dipendente Tesla e Musk paragonano a una sorta di ChatGPT per il mondo delle automobili.

Anche se ormai tutti sanno che le tempistiche annunciate da Elon Musk non sono da prendere alla lettera, bisogna anche ammettere che quasi tutto quello che Elon Musk ha finora promesso alla fine è arrivato, anche se non esattamente nei tempi da lui indicati. E viste le promesse non è poco. Questo è vero per i nuovi modelli di Tesla, un esempio su tutti Cybertruck: alla presentazione del 2019 era previsto da Musk entro il 2021, sembra in dirittura di arrivo entro fine 2023.

Sono ormai quasi 10 anni che Elon Musk promette la guida autonoma completa per l’anno successivo o entro due anni e non si è ancora avverato perché i problemi incontrati sono stati enormi. Ma ora il momento sembra molto più vicino e a spiegare perché è Dhaval Shroff, un dipendente della divisione FSD Tesla.

Tesla, la guida autonoma FSD v12 cambia tutto, è ChatGPT delle auto

In una discussione con Elon Musk avvenuta a dicembre 2022, il dipendente Tesla ha illustrato il grande cambiamento allora in arrivo con FSD V12 spiegando che per la prima volta il sistema di guida autonomo abbandonava l’approccio basato su regole per funzionare completamente in base a una rete neurale di apprendimento.

L’approccio basato su regole richiede ai programmatori lo sviluppo di migliaia di righe di codice, con il risultato che il pilota automatico rischia di andare in crisi quando si verificano situazioni non previste, o anche solo leggermente diverse da quanto previsto dal programmatore. Questo è stato più volte dimostrato da errori e ingorghi creati dai taxi autonomi che circolano da mesi a San Francisco, inclusa una petizione dei cittadini disperati per vietarne l’aumento.

Al contrario il pilota automatico Tesla FSD V12 basato su rete neurale sfrutta l’intelligenza artificiale per apprendere il comportamento corretto analizzando milioni di ore di video di autisti umani provetti, come segnala Teslarati. I risultati possibili con sistemi AI sono notevolmente superiori rispetto a quanto visto finora nell’automazione, ma per ottenerli occorre prestare la massima attenzione ai dati impiegati per l’addestramento.

Tesla Cybertruck si impianta nel fango diventa un meme

Elon Musk ha dichiarato che i video scelti per l’addestramento AI sono quelli di guidatori provetti equivalenti ad autisti Uber da 5 stelle. Per illustrare meglio il balzo tra il sistema di regole a quello neurale Sofroff ha dichiarato che «È come ChatGPT ma per le auto».

Ancora «Elaboriamo un’enorme quantità di dati su come i veri conducenti umani hanno agito in una situazione di guida complessa, e poi addestriamo la rete neurale di un computer per imitarlo». Il risultato è che il pilota automatico diventa più flessibile, in grado di gestire correttamente anche situazioni di guida complesse. Negli esempi Shroff ha mostrato alcune Tesla gestire senza problemi bidoni della spazzatura, detriti e anche coni stradali capovolti, situazioni che più volte hanno messo KO i taxi autonomi di altri marchi.

Come Musk anche Shroff nutre un enorme aspettativa per questo cambio di funzionamento «Ecco cosa succede quando passiamo da un approccio basato su regole a uno basato su percorsi di rete”. «L’auto non entrerà mai in collisione se accendi questa cosa, anche in ambienti non strutturati». La fine degli incidenti stradali più che un balzo è un sogno, meglio aspettare e vedere cosa succederà sulle strade.

Musk ha dichiarato che per arrivare fino a questo punto il sistema ha analizzato oltre un milione di video di guida e che migliorerà ulteriormente analizzando ancora più dati di autisti provetti. A questo scopo è in funzione da mesi il supercomputer Dojo, progettato per questo scopo, ma sembra anche per sviluppare nuove servizi e software che Tesla sta sviluppando e che, secondo molti analisti, in futuro concederà in licenza ad altri marchi e società.

Tutto bello ma la dimostrazione sulle strade è l’unica cosa che può valere. Nel frattempo però Morgan Stanley ha rivisto fortemente verso l’alto le sue previsioni sul valore di Tesla: per la nota banca di investimenti la quotazione del titolo Tesla potrebbe aumentare del 60% fino a 400 dollari, attualmente siamo intorno ai 260 dollari per azione, consigliandone l’acquisto ai propri clienti.

La biografia di Elon Musk firmata Walter Isaacson si preordina su Amazon

Martedì 12 settembre, oltre alla presentazione dei nuovi iPhone 15, uscirà anche in Italia la biografica di Elon Musk scritta da Walter Isaacson, biografo di Steve Jobs: su Amazon si può preordinare la versione cartacea con copertina rigida al prezzo minimo garantito di 25,65€ (il prezzo di listino è di 27€): in alternativa è possibile anche preordinare la versione elettronica per Kindle a 16,99€.

Tutte le notizie sull’Intelligenza artificiale sono qui. Su Macitynet trovate tutte le notizie sulle innovazioni per auto e mobilità smart nella nostra sezione ViaggiareSmart.

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