Tesla ha intentato causa per violazione contrattuale contro Sterling Anderson, ex direttore responsabile Programmi Autopilot. Secondo l’azienda automobilistica Anderson ha sfruttato informazioni riservate sfruttandole per reclutare ex dipendenti Tesla per farli lavorare in una sua nuova azienda che si occupa di autoveicoli a guida autonoma. Nell’azione legale è nominato come imputato anche Chris Urmson, uomo in precedenza a capo del progetto autoveicoli a guida autonoma di Google, affrenando che tutte e due gli ex manager avrebbero cercato di avviare una loro azienda (“Aurora”) per sfruttare quanto appreso nel corso del lavoro in Tesla.
Anderson spiega CNBC, è stato direttore Autopilot Programs per oltre un anno. Tesla afferma che Anderson, quando era ancora dipendente dell’azienda, ha prelevato “centinaia di gigabyte” di dati proprietari dai computer aziendali, copiandoli su hard disk personali. Tesla afferma inoltre che Anderson avrebbe cercato di nascondere quanto fatto inizializzando il suo telefono, cancellando la cronologia del browser, cancellando in modo definitivo file dai computer e manipolando le date di creazione e modifica di file specifici. “Un tentativo di oscurare i dati ai quali aveva avuto accesso o che aveva modificato”. Tesla afferma ancora che i due manager avrebbero cercato di invogliare almeno 12 altri dipendenti, riuscendo alla fine a convincerne soltanto due.
“I produttori di auto hanno messo in piedi un meccanismo che permette di arricchirsi velocemente” si legge nell’articolo di CNBC; “piccoli team di programmatori che hanno creato poco più che dei demo sono stati acquisiti per milioni di dollari”. Cruise Automation, azienda con un team di 40 persone, è stata comprata a luglio del 2016 da General Motors per quasi 1 miliardo di dollari; ad agosto dello scorso anno Uber ha comprato Otto, altra azienda che si occupa di guida autonoma, startup fondata solo sette mesi prima, un affare da 680 milioni di dollari.
