Tesla apre i Supercharger alle auto concorrenti in Europa: si comincia dai Paesi Bassi, dalla Francia e dalla Norvegia, dove alcune delle stazioni di ricarica delle autovetture elettriche di Tesla possono essere utilizzate anche dai proprietari di veicoli elettrici di altre case automobilistiche per ricaricare le batterie.
Il test pilota è stato avviato a novembre dello scorso anno e allo stato attuale sarebbe attivo in almeno 20 pompe in Francia e 15 in Norvegia. Per il momento non posso usarle tutti ma soltanto i conducenti che risiedono nei paesi in questione insieme a quelli che provengono da Belgio e Germania. Questo significa ad esempio che un italiano con un’autovettura elettrica di un altro marchio per ora non può usare i Supercharger per ricaricare l’auto qualora dovesse trovarsi in uno dei tre paesi sopracitati.
Inoltre al momento presso le stazioni Tesla Supercharger in Europa sono supportati soltanto i veicoli elettrici che utilizzano il sistema di ricarica sotto lo standard CCS (Combined Charging System, in foto), che poi è quello scelto da diverse case automobilistiche – tra cui Fiat, Hyundai e Chrysler – come riferimento europeo per la ricarica elettrica.
Per finire c’è una differenza di prezzo tra conducenti di Tesla e non-Tesla che usano le stazioni Supercharger, coi primi che continueranno a beneficiare del consueto tariffario e coi secondi che invece vedranno applicarsi un sovrapprezzo – che varia in base al luogo alla stazione di ricarica, e che può essere ridotto (per kWh) ai sottoscrittori di un abbonamento – imposto per garantire il funzionamento dell’infrastruttura e degli adeguamenti necessari per far sì che queste stazioni di ricarica possano ospitare i veicoli di altri marchi.
Anche perché tutto questo nasce proprio dalla volontà di accelerare l’espansione della rete Tesla in tutto il mondo: dal 2012 ad oggi sono più di 30.000 le stazioni dislocate in tutto il globo, ma l’azienda spera ovviamente di riuscire ad aggiungerne un numero considerevolmente maggiore nel prossimo decennio, parallelamentea a quanto sta avvenendo nel mercato automobilistico che converge sempre di più verso la mobilità elettrica.
L’azienda dice che monitorerà costantemente la situazione e terrà le orecchie tese in special modo verso i conducenti dei veicoli Tesla, che ovviamente potranno continuare ad usare le stazioni Supercharger senza alcun impedimento e alle medesime tariffe. Saranno soprattutto loro infatti che, in base alle segnalazioni su eventuali congestioni del servizio, permetteranno a Tesla di migliorarlo gradualmente, magari aumentando proprio la disponibilità di punti di ricarica: il traguardo finale è quello di arrivare ad aprire le porte, un giorno, a tutti i conducenti di veicoli elettrici.
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