Dopo aver segnato record su record nel 2020, Tesla scommette sulla criptovaluta, e lo fa non a parole. La CNBC riferisce che Tesla, non solo ha acquistato 1,5 miliardi di dollari di Bitcoin per aiutare a “diversificare e massimizzare” i suoi rendimenti, ma inizierà ad accettarli come pagamenti, utilizzando l’asset digitale in un “prossimo futuro”. È il primo grande produttore di automobili ad adottare i Bitcoin per gli acquisti, anche se la società non ha specificato se questo sistema di pagamento si applicherà a tutti i prodotti.
Tesla si è affrettata ad avvertire gli investitori che le criptovalute come Bitcoin tendono ad essere “altamente violative”, con rapidi cambiamenti di prezzo e vulnerabilità teorica a modifiche normative, “attacchi dannosi” e “obsolescenza tecnologica” che non esiste invece con i formati fisici. Musk era consapevole del proprio effetto su Bitcoin, avvertendo in una chat di Clubhouse che avrebbe potuto “spostare il mercato” se non fosse stato attento.
Non sorprende che la mossa di Tesla sia però arrivata, innescando un aumento dei prezzi di Bitcoin, schizzato a oltre 38.714,12 euro al momento della stesura di questo articolo.
C’è un chiaro vantaggio per abbracciare Bitcoin, anche se l’investimento è certamente una sorta di scommessa. I 1,5 miliardi di dollari spesi rappresentano una parte significativa dei circa 19,4 miliardi di Tesla, ed è del tutto possibile che il denaro potrebbe evaporare, se i prezzi dei Bitcoin crollassero improvvisamente. La casa automobilistica spera chiaramente che Bitcoin abbia un futuro luminoso e che l’impegno nel formato aiuti a legittimarlo come moneta digitale.
Ricordiamo che nello slancio di fine 2020 per raggiungere i risultati prefissati, Tesla ha iniziato a proporre l’aggiornamento software per la guida autonoma (quasi) completa gratis per tre mesi. Il costruttore sta valutando nuove modalità di visualizzazione per lo schermo touch tutto fare a bordo e che è stato anticipato l’arrivo di Apple Music. A dicembre Elon Musk ha dichiarato per la prima volta di aver proposto in vendita Tesla ad Apple diversi anni fa, ma che la proposta è stata rifiutata da Tim Cook
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