TerraMaster D5 Thunderbolt 3 è un case esterno professionale per dischi da 3,5″ o 2,5″, capace di gestire diverse configurazioni, anche in RAID, via Thunderbolt 3. Abbiamo specificato professionale perché è indubbio che una tecnologia del genere per prezzo e caratteristiche sia pensata soprattutto per un pubblico molto esigente sia in termini di spazio che di capacità, che qui sono entrambi rispettati appieno grazie soprattutto al supporto della connessione Thunderbolt 3.
Thunderbolt D5 Thunderbolt 3, la recensione
La scatola come una culla
La scatola arriva con all’interno una buona dose di gomma densa, atta a proteggere il case durante il trasporto: sempre nella scatola trovano posto il potente alimentatore esterno (che deve supportare sino a 5 dischi da 3,5“, quindi un carico di lavoro importante), un cavo Thunderbolt 3, il cavo di alimentazione italiano, un cacciavite e due sacchetti per le viti di aggancio dei dischi, uno pensato per i dischi da 3,5” e un secondo per le unità SSD da 2,5″.
Fuori dalla scatola il disco si presenta con un look austero, caratterizzato da un involucro in metallo satinato, con frontale e posteriore in plastica: l’estrema somiglianza con i NAS sempre di TerraMaster che abbiamo recensito sempre su queste pagine, il TerraMaster F4–220 e F3–220 è chiara sin da subito, tanto che frontalmente è difficile distinguerli (non fosse per il numero di dischi).
Altra cosa curiosa è la presenza di una maniglia nella parte superiore, che aiuta molto nel posizionamento del case e anche quando, per qualsiasi motivo, dobbiamo spostarlo per controllare o agganciare o sganciare dei cavi.
La maniglia è fissa e non si può togliere, per cui non è possibile appoggiare nulla di sostanzioso sopra: tuttavia la presenza della maniglia diventa fondamentale quando il case è pieno di dischi e il suo peso non irrilevante.
Nella parte posteriore trovano posto i due connettori Thunderbolt 3, un connettore Display Port e due grandi ventole per il raffreddamento dei dischi.
Preparazione
Una volta posizionato il D5 Thunderbolt 3 e il non indifferente alimentatore, siamo passati al set-up dei dischi interni: per l’occasione abbiamo utilizzato dischi WD Red per NAS da 6TB e una unità Kingston DC400 come disco singolo: un elenco delle unità compatibili è presente nel sito web di TerraMaster.
Il disco consente configurazioni RAID di tipo RAID 0, RAID 1, RAID 5, RAID 10, JBOD e Disco Singolo: noi abbiamo optato per un RAID 0 sui tre dischi RED più un volume singolo per l’SSD di Kingston, un misto per valutare i termini sia di velocità che di rumorosità del D5 Thunderbolt 3.
Dal sito TerraMaster abbiamo scaricato sia i driver per Mac, sia il software RAID Manager Pro che consente la gestione del disco in piena libertà: RAID Manager Pro si installa in locale ma si gestisce interamente via browser.
Il software è molto dettagliato e consente una notevole operatività, con tutte le possibilità a disposizione, anche se serve un minimo di conoscenza per adattare tutte le voci alle proprie necessità ma come abbiamo detto in apertura, il prodotto è pensato per il professionista, per il quale i parametri sono del tutto normali.
Ultima nota: per l’operatività è indifferente utilizzarlo sia in orizzontale che in verticale, ma in questa seconda posizione, ci dicono dalla casa madre, il prodotto è meno “stabile” per un baricentro più alto.
Prova su strada
La prova su strada, siamo felici di ammetterlo, ha dato risultati molto buoni: il D5 Thunderbolt 3 si sveglia con il Mac e va in stand by quando si spegne quest’ultimo, oppure quando si scollega il cavo Thunderbolt, per ritornare attivo in fretta non appena lo si ricollega di nuovo.
La rumorosità è molto bassa: tolta infatti quella dei dischi interni che, lo ricordiamo, varia da modello a modello, quella del D5 Thunderbolt 3 è limitata alle sole due ventole posteriori, che si attivano sempre ma che per quanto riguarda i nostri test non hanno mai aumentato la velocità anche durante fasi di stress dei dischi.
La velocità è molto buona, grazie soprattutto alla connessione Thunderbolt: durante i nostri test abbiamo utilizzato sia un Mac mini 2018 (con Thunderbolt 3) che un iMac del 2015 (con Thunderbolt 2 e un adattatore Thunderbolt 2/Thunderbolt 3 Apple su cavo Thunderbolt 2) con differenze di prestazioni minime ma comunque tutte molto alte, che potete vedere negli screenshot qui sotto eseguiti grazie a AJA System Test.
Interessante notare come i tre dischi meccanici RED (in RAID 0) abbiamo raggiunto, e in alcuni momenti superato la controparte SSD, segno che questa tecnologia ha ancora qualche cosa da dire al di la del rapporto/prezzo prestazioni.
Versatilità
Oltre a questo, segnaliamo l’estrema versatilità del prodotto dal punto di vista delle configurazioni possibili, fattore da non sottovalutare all’atto della scelta.
Il doppio connettore Thunderbolt 3 sul retro permette di fare da HUB per altri accessori Thunderbolt 3 o USB-C: noi ad esempio ci abbiamo collegato un HUB USB-C (questo) sopperendo alla cronica mancanza di porte USB-A nei Mac, dove abbiamo collegato un disco rigido, e le casse Razer Nommo Pro (via USB-A).
Ma non è tutto: il connettore Thunderbolt 3 permette anche il collegamento di un display esterno, dato che la connessione Thunderbolt porta anche il segnale video ma, in ultima analisi, è stato possibile anche pilotare un secondo display tramite il connettore Display Port posto sul retro, appena sopra i due Thunderbolt 3 (ma solo con connettore Display Port diretto, con un adattatore DVI il collegamento non ha funzionato).
Il che significa che con un semplice HUB USB-C (qui i migliori che abbiamo trovato) è possibile utilizzare TerraMaster D5 Thunderbolt 3 come una Dock Station (dove collegare mouse, tastiera e display con un singolo cavo Thunderbolt 3), comodissimo per chi ha un MacBook Pro.
E con un cavo Thunderbolt 2 e un adattatore Thunderbolt 2/Thunderbolt 3 usare lo stesso principio anche su di un Mac con Thunderbolt 2.
Considerazioni
Più dei fratelli NAS, che pure hanno dimostrato qualità, il TerraMaster D5 Thunderbolt 3 appare come un prodotto professionale ben calibrato e in grado di rivaleggiare con i concorrenti più blasonati (che poi nel settore Thunderbolt 3 non sono neppure tanti).
La notevole capacità (5 dischi), l’estrema versatilità data dalle due porte Thunderbolt 3, il case in metallo satinato che sta benissimo a fianco ad un iMac o MacBook Pro, così come la praticità delle varie configurazioni e, non ultima, le velocità di accesso ai dischi, ne offre un punto di vista assolutamente interessante e positivo.
Il prezzo è invitante anche se lo ricordiamo è da considerarsi privo di dischi, che devono essere presi a parte: la presenza di dischi per NAS qui nella prova è puramente indicativa, tuttavia come per i dischi di rete, anche in questo caso consigliamo di non lesinare sull’acquisto e di prendere prodotti all’altezza delle aspettative.
Pro:
• Ampia capienza
• I due connettori Thunderbolt 3 offrono notevole elasticità
• Prezzo interessante
Contro:
• Look un po’ austero
• Maniglia non removibile.
Prezzo: 899,99 Euro (vuoto, privo di dischi)
TerraMaster D5 Thunderbolt 3 è acquistabile direttamente su Amazon.it anche come prodotto Prime con un piccolo sconto sul prezzo originale. Per il test abbiamo utilizzato tre dischi WD Red da 6TB e un SSD DC400 di Kingston.
Su Amazon sono disponibili in alternativa anche i modelli TerraMaster D5–300C USB3.0 (249,95 Euro) e D5–300 Type C (299,95 Euro).