Ieri sera in Turchia c’è stato un tentativo di colpo di stato. Alcuni componenti dell’esercito sono scesi in strada sia a Istanbul sia ad Ankara. I social network sono stati bloccati per tutta la serata. Dopo alcune ore di caos nel paese, a un certo punto il presidente Erdogan, fuggito in un primo momento in aereo sui cieli turchi per poi tornare a Istanbul, si è rivolto al paese (tramite CNN TÜRK) usando un iPhone e Facetime, invitando i suoi sostenitori a scendere in piazza e incolpando del golpe il suo avversario, il predicatore Fetullah Gulen, suo ex alleato che però nega il coinvolgimento.
Erdogan, che a marzo del 2014, a pochi giorni dalle amministrative, aveva messo al bando i social su Internet, si è trovato nella paradossale situazione di dover ricorrere alla rete per le dichiarazioni, definendo il golpe opera di pochi ribelli interni all’esercito.
Apple ha stretto vari legami con la Turchia e ha due negozi per la vendita al dettaglio nel capoluogo: l’Apple Store nello Zorlu Center (vincitore del Supreme Award 2014 for Structural Engineering Excellence assegnato da un’associazione d’ingegneri strutturali), e il secondo nella Shopping Mall di Akasya, entrambi aperti nel 2014. A gennaio di quest’anno è circolata voce che un terzo store sarà aperto nel nuovo centro commerciale Emaar di Istanbul.