Su queste pagine abbiamo provato a smentire cinque falsi miti sui caricabatterie per iPhone e iPad. Poi successivamente, abbiamo preso in considerazione alcune tematiche inerenti la conservazione della batteria di iPhone, iPad e Mac; altrettanto importante è mantenere in salute la batteria.
Questa componente fondamentale è alla base dello stesso principio di funzionamento della mobilità dei dispositivi da tasca e dei laptop, è la componente chiave che garantisce il loro funzionamento. Spesso cambiarla è costoso e complicato e comporta un fermo della macchina che si vuole evitare o differire il più possibile. Evitare la consuzione della batterie è impossibile, ma è possibile, rallentare il loro invecchiamento e tenerle in forma molto a lungo.
Macitynet aveva già affrontato questo argomento con una “top sei” di miti, tre veri e tre falsi, che aiutano a comprendere, in fondo, sei cose da fare far durare più a lungo le batterie, curare la loro manutenzione e avere sempre il massimo dell’autonomia. Ve le riproponiamo qui di seguito.
Tenere collegato alla corrente iPhone e iPad danneggia la batteria: FALSO
Tenere iPhone o iPad all’alimentatore o alla presa USB del computer surriscalda o danneggia la batteria. L’averete sentito dire più volte. In realtà gli iPhone, gli iPad, i Mac e tutti i dispositivi moderni non si fanno molti problemi: sono perfettamente in grado di comprendere quando la batteria è carica e a quel punto sospendono l’alimentazione.
Se vi state chiedendo perchè allora l’indicatore di ricarica non ce lo dice, segnando il 100%, sappiate che è solo una questione cosmetica. I produttori non vogliono confondere gli utenti. In realtà senza indicarlo, la batteria scende di qualche frazione di punto percentuale, poi il circuito di ricarica riattiva l’alimentazione fino a portare la batteria nuovamente al 100%. Questo processo è il cosiddetto trickle charge, uan carica di mantenimento che può, teoricamente, andare avanti all’infinito senza fare surriscaldare o peggio esplodere la batteria.
La batteria deve essere ricaricata completamente e lasciata scaricare completamente: FALSO
Se qualcuno vi spiega che è necessario caricare e scaricare la batteria completamente, è la prova che la persona che avete davanti non capisce molto di dispositivi elettronici. Questo non solo è un falso mito, ma anche un mito molto pericoloso per la vita della batteria. Gli esperti dicono che se dovessimo attuare questa pratica con regolarità, la batteria sarebbe da buttare in un tempo assolutamente minore rispetto a quello per cui è disegnata.
Le batterie agli ioni di litio, hanno un arco ideale di carica tra il 40 e l’80%, in pratica non dovremmo fare scendere la ricarica sotto il 40% e salire sopra l’80%. Percentuali sopra e sotto questo livello applicano sempre un certo stress alla batteria; portarla sempre al cento per cento e poi a 0%, è lo stress peggiore e a lungo andare danneggia le celle. Ovviamente non è sempre possibile far ruotare la carica tra il 40 e l’80%, ma bisogna tenere presente questa caratteristica e operare, il più possibile per restare in questo arco.
Bisogna scaricare ogni tanto la batteria per evitare l’effetto memoria: FALSO
Il mito sull’effetto memoria, la tendenza delle batterie a ridurre progressivamente la loro capacità se vengono ricaricate prima che abbiano esaurito la carica è davvero tignoso e perdura nell’aria e nelle leggende che si tramandano da amico “che sa” ad amico “che non sa”, nonostante non esista più un effetto memoria da anni, da quando non si usano più nei dispositivi elettronici le batterie NiMH (nichel metal idride) e NiCd (nichel cadmio).
Tutti i dispositivi moderni usano oggi batterie agli ioni di litio che non soffrono di alcun effetto memoria. Scaricare totalmente la carica di una batteria è ancora modestamente utile, ma non per aumentare l’autonomia, ma per la calibrare la capacità del circuito di ricarica e di alimentazione, di leggere la percentuale di energia restante della batteria. In pratica le barrerie agli ioni di litio se caricate correttamente, non ridurranno mai la loro capacità di di carica per l’effetto memoria, ma potrebbero non fornire una informazione corretta sulla loro carica reale. Di qui la necessità di scaricarle completamente ogni tanto, una volta ogni due o tre mesi.
Le batterie soffrono caldo e freddo. VERO
Tenere la batteria troppo al caldo o troppo al freddo ne riduce la capacità e potenzialmente le danneggia? Niente di più vero: le batterie agli ioni di litio sono basate su componenti chimiche il cui processo accelera quando sale la temperatura e diminuisce quando la temperatura cala e dovrebbero sempre funzionare a temperatura ambiente: tra i 10 e i 30 gradi.
Il problema peggiore per le batterie più che il freddo è il caldo e non stiamo parlando di caldo da forno. Un dispositivo messo a riposo per un anno con la batteria carica al 100% a 25 gradi di temperatura perde il 20% della sua carica in maniera permanente. Ma se la temperaturta è di 60 gradi bastano 90 giorni per dimezzare (o quasi) la capacità della batteria in maniera permanente. Ricordatevelo quando vi venisse in mente di lasciare un iPhone o un iPad nel cassetto del cruscotto della vettura o dentro all’abitacolo dell’auto al sole.
Mai mettere a riposo un dispositivo con la batteria completamente carica o scarica: VERO
L’amico che vi consiglia di scaricare un po’ il telefono quando lo mettete a riposo e di ricaricarlo ogni tanto è un vero amico. Quando si decide di non usare più un dispositivo per lungo tempo la batteria dovrebbe avere permanentemente una carica tra il 40 e il 50%, questo consente una lenta scarica e tiene comunque attivo il circuito di protezione, quindi la batteria ha quella che potremmo definire “coscienza” del suo stato.
In realtà la percentuale di carica restante, pur importante, non è fondamentale. Molto più importante è trovare un luogo fresco. Se si seguono procedure corrette e si ripristina correttamente la carica della batteria saltuariamente, è possibile mettere da parte dispositivi con batterie agli ioni di litio persino per una decina di anni perdendo solo una modesta parte della capacità nominale della batteria.
Non importa che cosa si fa, la capacità della batteria diminuisce: VERO
Le cose come gli uomini invecchiano e anche la batteria perde di capacità progressivamente per effetto dei cicli di carica e scarica e per l’invecchiamento naturale della chimica delle celle. Ma nel corso degli ultimi anni i passi avanti nelle ricerche hanno portato le migliori batterie per cellulari, come quelle di iPhone, ad avere fino a 500 cicli di carica e scarica prima di perdere una tangibile capacità in mAh; i portatili (come i MacBook Pro) o un iPad arrivano a mille cicli prima di perdere il 20% di capacità.
Ma si deve avere cura delle batterie. Per comprendere esattamente che cosa questo significa, si deve sapere che per contare un ciclo di carica, non basta collegare il dispositivo a un alimentatore, ma si deve consumare anche su più ricariche, il 100% della capacità. In pratica se scaricheremo il dispositivo un giorno del 30% e poi lo ricaricheremo al 100%, e poi del 20% e poi lo ricaricheremo al 100%, lo scaricheremo ancora una volta del 50% e poi lo ricaricheremo avremo compiuto non tre, ma un solo ciclo.
In termini pratici un iPhone usato intensivamente, sarà all’80% della sua capacità di batteria dopo un anno e mezzo o due anni, un MacBook Pro, che usato normalmente arriva a 4/6 ore di autonomia, potrebbe avere fino a 6000 ore, 250 giorni di lavoro senza alimentazione prima di perdere il 20% di capacità.
Bonus track: leggere i cicli di una batteria e la sua capacità
Visto quel che abbiamo detto diventa interessante, per differenti motivi, sapere quanti sono i cicli di carica di un dispositivo. Uno dei motivi di maggior interesse per saper i cicli di ricarica, è nell’acquisto di un dispositivo usato: la batteria è spesso costosa da sostituire e i cicli ci offrono un elemento stringente per sapere la sua anzianità, anche se chiaramente questo non ci dice tutto della sua salute.
Per i computer Apple l’operazione è molto semplice: andate nel menu Mela, selezionate “Informazioni su questo Mac”, poi “Più informazioni”. Click su Resoconto di Sistema e poi su “Energia”. Qui leggerete tutte le informazioni sulla batteria, incluso il conteggio dei cicli. Vedrete anche la capacità originaria della batteria, espressa in mAh, e la capacità restante. Esistono anche applicazioni che forniscono istantaneamente la capacità della batteria e ne fotografano lo stato di salute. Una di queste è Coconut Battery, una storica app freeware molto facile da usare.
È più complicato contare i cicli su dispositivi mobili Apple. Il sistema operativo non offre questa preziosa informazione; per averla bisogna o attuare il Jailbreak del dispositivo e poi utilizzare una delle applicazioni di Cydia (come BatteryDoctorPro). Chi non vuole fare il Jailbreak può ricorrere a iBackUpBot, una applicazione commerciale per la gestione dei backup di iPhone, iPad e iPod.
Il programma è a pagamento, ma la versione demo è comunque in grado di fornire informazioni dettagliate sullo stato della batteria di un disposizione Apple, inclusa la capacità in mAh e i cicli di ricarica. Grazie a iBackUpBot se state per comprare un iPhone o un iPad usati o se volete controllare lo stato del vostro dispositivo, vi basterà collegarlo a un Mac o un computer Windows, lanciare l’applicazione e avrete i cicli sopportati dalla batteria.