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Un altro allarme per Apple, Tencent molla il metaverso

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Il metaverso? Una leggenda del passato. È quel che pensa Tencent che dopo avere esplorato questa nicchia del (presunto) futuro digitale ha deciso di abbandonare il campo

Reuters riferisce che Tencent – colosso cinese che si occupa di servizi per l’intrattenimento – ha iniziato a smantellare la divisione hardware che avrebbe dovuto occuparsi di costruire dispositivi concorrenti o simili con quelli di Meta, una mossa obbligatoria perchè intorno al Metaverso non ci sarebbe interesse da parte dei clienti. Di qui la scelta di disinvestire.

L’azienda cinese aveva piani ambiziosi ma la strategia sinora seguita era in perdita e le previsioni indicavano il possibile profitto solo dal 2027 in poi.

Una non meglio precisata fonte sentita da Reuters riferisce che Tencent avrebbe suggerito a vari membri dello staff che si occupavano di Metaverso e Realtà Virtuale di “cercare altre opportunità” e, benché non sia stato comunicato nulla ufficialmente, l’azienda avrebbe dunque deciso di abbandonare definitivamente la sua idea di metaverso.

Si tratta di un nuovo allarme che dovrebbe suonare anche nelle stanze di Cupertino. Le ultime indiscrezioni riportano che Apple avrebbe intenzione di presentare il suo visore AR/VR in occasione della WWDC di giugno (l’annuale conferenza dedicata agli sviluppatori). Da quanto si è capito finora, la strategia di Apple sembra differente rispetto all’idea di metaverso che propongono altri; l’intenzione non è quella di creare un mondo virtualizzato come in definitiva è il metaverso (termine che il CEO, Tim Cook, abborrisce), ma un sistema hardware per accedere a Realtà Virtuale e Mista offrendo tutta una serie di servizi con un visore dedicato. Lo scenario disegnato da brevetti di ogni tipo lascia intravedere esperienze che consentirebbero, ad esempio, di lavorare su file, foto e documenti, alla stregua di come si farebbe davanti al Mac, con una esperienza d’uso complessivamente superiore a quelle possibili con il solo computer

Ma anche qui (prezzo del visore della Mela a parte, si parla di circa 3000$) è difficile capire se non si sia di fronte ad uno scenario come quello che sta affossando il punto di vista di Zuckerberg. Oltre alle complicazioni di stampo psicologico comuni a quelle del Metaverso, ci sono problematiche collegate ai dispositivi hardware come durata della batteria, aspetto e peso del dispositivo, accettabilità sociale.

Bozza automatica

Il rischio per Apple è che il suo visore – un incredibile concentrato di tecnologie (potenza di calcolo paragonabile agli ultimi Mac Apple Silicon, due schermi 8K, un bouquet di sensori di tutti i tipi) – pur con la destinazione almeno iniziale come costoso dispositivo professionale si trovi a fare i conti con il suo primo grande flop. Il che sarebbe doloroso e preoccupante se si considera che sarebbe anche il primo grande prodotto di innovazione che la Mela metterebbe in campo dal lancio di Apple Watch in poi.

In pratica con gli occhiali AR/VR il team Apple si mette alla prova per la prima volta presentando qualche cosa concepito da zero dopo la morte di Jobs e la partenza di Ive che sono stati sicuramente i Dioscuri che hanno dato ad Apple la genialità e la cura al design che ne hanno fatto quel che è oggi

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