La Corte Suprema del Brasile ha ordinato il blocco di Telegram, il noto servizio di messaggistica istantanea, e Google e Apple saranno molto probabilmente obbligate a eliminare l’app dai rispettivi store.
La decisione è arrivata dopo che i gestori dell’app si sono rifiutati di eliminare contenuti pubblicati dal blogger Allan dos Santos, sostenitore del presidente Jair Bolsonaro, più volte accusato di diffondere fake news sul suo canale Telegram.
ANATEL, l’autorità di regolamentazione delle comunicazioni in Brasile, sta inviando a tutte le aziende la richiesta di conformarsi alla decisione della Corte Suprema. Le aziende (come Apple e Google) che non rispettano quanto deciso, rischiano una sanzione di 100.000 real (circa 18.000 euro) al giorno.
Telegram da sempre tollera in modo eccesivo qualsiasi tipo di contenuto, ed è diventato uno dei sistemi di messaggistica preferito da complottisti, diffusori di fake news, ma anche criminali che usano l’app per trafficare droga, armi e scambiare contenuti illeciti.
Negli ultimi mesi Bolsonaro e suoi sostenitori hanno cominciato a sfruttare sempre più Telegram, in vista delle elezioni presidenziali del 2 ottobre di quest’anno. Facebook e Twitter avevano cancellato post con fake news pubblicate da Bolsonaro e seguaci, in particolare post con palesi falsità relative a vaccini e COVID-19, ed è per questo che il politico e Presidente del Brasile aveva deciso di puntare su Telegram.
Bolsonaro ha anche cercato di di limitare «la cancellazione arbitraria e ingiustificata di account, profili e contenuti da parte dei fornitori», sottolinenando che i social sono aziende private e in quanto tali determinano le proprie policies di utilizzo ma non possono fare quello che vogliono con i propri utenti. I brasiliani sono tra le persone al mondo che passano più tempo sugli smartphone.