I prototipi di telefono di Dell sono stati tutti respinti dagli operatori mobili americani. Questo quanto si apprende da Shaw Wu, un analista di Kaufman Bros che ha recentemente svolto un’indagine sulle prospettive di successo della società di Round Rock nel campo degli smartphones.
Secondo quanto riferito in una nota Dell ha presentato sia telefoni basati su Windows Mobile che su Android, ma nessuno avrebbe ricevuto l’approvazione dei carrier americani; le prospettive di successo di questi dispositivi quando messi a confronto con iPhone, i Blackberry, il Pre o i telefoni di HTC sarebbero state sostanzialmente nulle. Si sarebbe trattato di telefoni privi di personalità e senza alcun elemento di attrattiva.
Gli operatori mobili dice Wu sono disponibili a sovvenzionare solo telefoni attraenti per il pubblico oppure prodotti che possono essere venduti sostanzialmente gratis. A questo punto a Dell non resta altro che riportare negli studi di progettazione i designer e gli ingegneri e provare a progettare qualche cosa di maggiormente distinto rispetto al resto del mercato.
Le difficoltà di Dell nel settore degli smartphone non stupiscono. Qualche anno fa la società texana aveva provato ad attaccare il business dei player musicali, cercando di scalzare Apple, fallendo clamorosamente l’obbiettivo e facendo marcia indietro dopo poco tempo con perdite ingenti dal punto di vista finanziario.
Secondo molti osservatori Dell, sempre all’avanguardia quando si tratta di aggredire segmenti di mercato “commodizzati” con prodotti con un buon rapporto tra qualità e prezzo che non richiedono grandi investimenti in ricerca e design, si trova in difficoltà quanto si tratta di innovare anticipando la concorrenza e i gusti dei clienti finali su prodotti ad elevato contenuto tecnologico. In questi ambiti, che includono prodotti innovativi come gli smartphones, il rischio è quello di perdere il confronto e di investire senza avere un ritorno adeguato in termini di unità vendute, il che non sarebbe facilmente sopportabile da un’azienda che già oggi opera su margini esigui, ridotti della metà se non di un terzo rispetto alla concorrenza.