L’ultavelocità mobile sbarca in Italia. A mettere in funzione nel nostro paese reti con prestazioni fino a 28 megabit al secondo, il doppio della velocità massima mai raggiunta nel nostro paese, è Telecom Italia.
Il servizio ‘ultra-broadband’ mobile è partito in questi giorni a Milano, in collaborazione con Ericsson che ha elaborato la tecnologia per la nuova piattaforma. «Si tratta – dice Telecom – di un altro passo della fase di sviluppo e trasformazione della rete a banda larga mobile, in linea con il percorso di ampliamento dei servizi dal 3G al 4G, già annunciato lo scorso dicembre»
La nuova piattaforma di rete a banda larga mobile, conosciuta come HSDPA+, si basa sull’utilizzo della tecnologia MIMO (Multiple Input and Multiple Output) che utilizza contemporaneamente due antenne radio per la trasmissione dei dati a un singolo cliente. E’ possibile così raggiungere velocità più elevate nella trasmissione dei dati e ottenere una maggiore efficienza dello spettro radio della rete mobile. La velocità in upload è di 5,8 megabit al secondo.
HSDPA+ (o Evolved HSDPA) è in corso di sperimentazione anche in altri paesi. In Australia, ad esempio, sono attivi da diversi mesi servizi HSDPA+. Nuova Zelanda e Singapore hanno ugualmente network da 28 Mbps. In Europa è l’Austria a guidare il gruppo; da marzo nel paese transalpino è attivo un servizio commerciale basato su questa tecnologia
Telecom Italia prevede, entro ottobre, di dotare anche Roma della stessa rete ultrabroadband mobile per poi estendere progressivamente il servizio su tutto il territorio nazionale.
Inutile precisare che per sfruttare la tecnologia HSDPA+, che promette in futuro di arrivare a 46 Mbps, sono necessari dispositivi ad hoc che al momento non sono disponibili al commercio per il largo pubblico. La maggior parte dei telefoni evoluti e delle chiavette per Internet sono da 7,2 Mpbs con qualche raro prodotto da 14,4 Mbps. Per altro la rete a 14,4 Mbps degli operatori mobili italiani copre una parte ancora piuttosto limitata del territorio.