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Teenager inventa un sistema per migliorare la qualità dell’aria negli aerei

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Raymond Wang, 17 anni, del Canada, si è aggiudicato il primo posto per avere progettato un nuovo sistema di aspirazione dell’aria per le cabine degli aerei al fine di migliorare la qualità dell’aria e contrastare la trasmissione di malattie in occasione dell’edizione di quest’anno dell’Intel International Science and Engineering Fair, un programma della Society for Science & the Public.

Il sistema di Wang migliora di oltre il 190% la disponibilità di aria fresca in cabina, riducendo fino a 55 volte le concentrazioni di inalazioni patogene rispetto ai sistemi convenzionali e può essere installato facilmente ed economicamente negli aerei esistenti. Wang ha ricevuto il Gordon E. Moore Award, un premio da 75.000 dollari istituito in onore del co-fondatore Intel nonché scienziato.

Karan Jerath, 18 anni, di Friendswood in Texas, ha ricevuto l’altro Intel Foundation Young Scientist Award in palio del valore di 50.000 dollari per aver messo a punto e testato un nuovo dispositivo che dovrebbe consentire a un pozzo di petrolio sottomarino di ripristinarsi rapidamente e in modo sicuro in seguito a una fuoriuscita. Jerath ha sviluppato un migliore sistema contenimento che separa il gas naturale, il petrolio e l’acqua dell’oceano, si adatta a diverse profondità marine, dimensioni di tubi e composizioni di fluidi ed è in grado di prevenire la formazione di potenziali intasamenti di idrato di metano.

In Pennsylvania quest’anno, per il quarto ISEF consecutivo, a “brillare” è stata anche l’Italia, con il progetto innovativo su luminol e nanoparticelle di argento di Filippo Cotta Ramusino e Chiara Figazzolo dell’Istituto Superiore “Ascanio Sobrero” di Casale Monferrato (AL), che ha conquistato il secondo posto di categoria nell’ambito delle Scienze dei Materiali, con un premio di 1.000 dollari messo a disposizione dalla Spectroscopy Society di Pittsburgh. I due ragazzi hanno studiato in particolare l’effetto di nanoparticelle da loro sintetizzate sulla reazione chemiluminescente del luminol arrivando a proporre un meccanismo capace di spiegare l’aumento dell’intensità di emissione del luminol in presenza di nanosilver.

In totale erano tre i progetti italiani in gara, con anche i team di Chiara Leali, Elia Frignani e Nicola Barbieri dell’Istituto Superiore “E. Fermi” di Mantova, su di un possibile combustibile derivato da microalghe, e di Luca Molteni e Luigi Uggè del Liceo Scientifico “Gandini” di Lodi per uno speciale kit di riabilitazione per specifiche patologie come l’atassia e la dismetria.

L’edizione di quest’anno dell’Intel International Science and Engineering Fair ha visto la partecipazione di circa 1.700 giovani scienziati selezionati nell’ambito di 422 manifestazioni affiliate in più di 75 Paesi, aree geografiche e territori. Oltre a questi tre vincitori, circa 600 finalisti hanno ricevuto premi e riconoscimenti per la loro ricerca innovativa, tra cui 20 vincitori “Best of Category”, ognuno dei quali ha ottenuto un premio di 5.000 dollari. La Intel Foundation ha inoltre elargito un finanziamento di 1.000 dollari alla scuola di ciascun vincitore e alla manifestazione affiliata che rappresentava.

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