Il tecnostress provocato dall’uso di dispositivi elettronici e il sovraccarico informativo legato ad una dipendenza da Internet sono un rischio per la salute dei lavoratori. Questo tema legato alla sicurezza sul lavoro sarà affrontato a Bologna durante il convegno “Tecnostress correlato al lavoro”. Il 22 ottobre, dalle 14 alle 17 (ingresso libero previa iscrizione), esperti del settore si confronteranno nell’incontro che si svolge nell’ambito della Campagna europea per la sicurezza sul Lavoro “Insieme per la prevenzione e la gestione dello stress lavoro correlato” voluto da AiFOS.
Non ci sono dunque lavori sedentari privi di rischi per la salute: anche chi rimane tutto il giorno seduto davanti allo schermo, con tastiera e mouse come migliori amici, la stampante come alleata e il proprio smartphone sempre a portata di mano, dovrebbe essere informato sulle problematiche derivanti dal tecnostress, che vanno ben oltre al mal di schiena da errata postura. Gli uomini e le donne che potrebbero essere interessati da un vero e proprio stress da contatto continuo con la tecnologia sono circa 2milioni in Italia, secondo l’Associazione italiana formatori ed operatori della sicurezza sul lavoro: rischiano insonnia, deficit di memoria, ansia, ipertensione, problemi all’intestino e al cuore.
Il convegno metterà in luce i rischi derivanti dal tecnostress grazie agli interventi di Francesco Naviglio (L’impegno di AiFOS per divulgare il rischio tecnostress), Enzo Di Frenna (Il nuovo rischio del lavoro digitale), Giovanni de Baggis (Tecnostress: il caso Sediin Spa), Carla Mammone (Tecnostress e la formazione degli operatori di sicurezza sul lavoro). I lavori sedentari non sarebbero quindi privi di rischi: anche chi rimane tutto il giorno seduto davanti allo schermo, con tastiera e mouse come migliori amici, la stampante come alleata e il proprio smartphone sempre a portata di mano, dovrebbe prevenire un malessere che va ben oltre al mal di schiena da errata postura.