Apple non ha nessun problema a eliminare tecnologie che ritiene obsolete o adottarne del tutto nuove, prima di altri se necessario, senza curarsi troppo di chi, per un motivo o l’altro, vorrebbe continuare a sfruttare connettori e tecnologie superate che frenano nuove possibilità e direzioni.
Cupertino lo ha dimostrato molti anni addietro adottando per prima il floppy da 3,5″, l’ha dimostrato anni dopo, abbandonando audacemente per prima quello che tutti non volevano riconoscere essere un rimasuglio dell’informatica dei dinosauri, l’ha dimostrato rimuovendo prima di altri il lettore CD/DVD, non integrando di serie nessun lettore Blu-Ray, adottando prima e abbandonando poi la FireWire, eliminando la tastiera fisica dai telefoni (all’epoca anche questa da molti fu considerata una mossa folle), adottando Thunderbolt, l’USB-C e decine di altre scelte del genere, inclusa l’ultima – che sta facendo discutere – di rimuovere il jack da 3.5 mm dall’iPhone 7.
Eliminare il jack per cuffie, uno degli standard più diffusi e longevi di sempre, non deve essere stata una decisione facile. Questo standard esiste dalla fine dell’Ottocento, era utilizzato nell’epoca dei centralini telefonici ed ha una diffusione enorme. Phil Schiller, vicepresidente responsabile product marketing di Apple, ha motivato la scelta con la necessità di “essere coraggiosi nel cambiamento” indicando allo stesso tempo anche dei motivi pratici: la necessità di recuperare spazio per altri circuiti, la possibilità di creare dispositivi più sottili, la possibilità di creare dispositivi più resistenti all’acqua, la possibilità di offrire funzionalità di controllo avanzato non possibili con il vecchio connettore.
Per ora nella confezione di ogni iPhone 7 è incluso un adattatore per jack cuffie da 3,5 mm che permette agli utenti di usare auricolari, cuffie e accessori meno recenti, soluzione che dovrebbe ridurre il problema di quanti hanno comprato cuffie di questo tipo che altrimenti sarebbero inutilizzabili con il nuovo smartphone.
Apple vuole ovviamente proporre prodotti con il connettore Lightning ma anche incentivare il passaggio ad auricolari e cuffie senza fili, come ad esempio gli AirPods, i suoi nuovi auricolari wireless. Apple afferma che grazie a un nuovo chip ad hoc denominato Apple W1, gli AirPods offrono una comunicazione wireless estremamente efficiente per una connessione migliore, un audio migliore e un’autonomia superiore rispetto alle soluzioni Bluetooth standard viste finora.
La tecnologia va avanti, prosegue e qualche volta è necessario che qualcuno abbia effettivamente il coraggio di dirci che i floppy disk non servono più, che CD e DVD non hanno alcun più senso, che i film si guardano dalla rete e che sì, anche il jack audio, ha fatto il suo tempo. Se Apple non avesse avuto il “coraggio” che ha avuto finora, iPhone 7 si presenterebbe non troppo diverso da quello che appare nella vignetta che riportiamo qui sotto.