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Techcrunch: «Apple dominerà  il salotto grazie alle app e al supporto degli sviluppatori»

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Apple possiede già tutto quello che occorre: non appena Cupertino deciderà di attivare l’interruttore, istantaneamente la casa della Mela diventerà una potenza nel gaming sulle TV del salotto, un colosso in grado di dare filo da torcere a Microsoft, Sony e Nintendo dopo anni di dominio incontrastato nel settore. Di più: i tempi sono ormai maturi e il passo decisivo di Apple avverrà proprio quest’anno, con un possibile lancio in autunno e una presentazione di una SDK pochi mesi prima.

Si tratta in sintesi di una serie di ragionamenti e deduzioni concretamente fondati elaborati da Techcrunch da un’interessante dichiarazione rilasciata pochi giorni fa da Nat Brown, uno dei fondatori del progetto Xbox all’interno di Microsoft e profondo conoscitore del mondo gaming: “Apple, se scegliesse di farlo, semplicemente ucciderà Playstation, Wii-U e Xbox con l’introduzione di un ecosistema aperto con il 30% per app per Apple TV. Faccio già un sacco di soldi con iOS – sarò il primo a scrivere Apple per Apple TV quando sarà possibile, e so che guadagnerò”.

Non è una novità e non è nemmeno difficile immaginare il balzo di Apple nel salotto: la Apple TV è basata sulla stessa piattaforma hardware e sullo stesso sistema operativo che hanno decretato il successo di iPhone e iPad. Fino a oggi però Apple ha volutamente limitato il numero di app e funzioni che è possibile eseguire sulla Apple TV. La novità delle considerazioni di Nat Brown consiste però nel mettere in luce l’importanza fondamentale del mondo degli sviluppatori nell’ecosistema iOS. Microsoft, Sony e anche Nintendo fino a oggi hanno per lo più fondato il proprio business sul modello tradizionale legato ai grandi sviluppatori con imponenti costi iniziali necessari per ottenere la licenza e la piattaforma di sviluppo, impossibili da sostenere per i piccoli studi e sviluppatori indipendenti. I programmatori vogliono creare app, le persone amano le app e la piattaforma iOS è stata la prima che ha reso tutto questo non solo possibile ma anche molto facile e conveniente da gestire. 

Questo scenario è vero da tempo e le speculazioni di un’apertura di Apple in questo senso sono nell’aria fin dalla prima trasformazione di Apple TV in un dispositivo completamente iOS ma, sembra addirittura strano da costatare, fino a oggi il balzo di Cupertino non è arrivato. Per fondare ulteriormente il ragionamento Techcrunch porta qualche numero interessante: Microsoft ha venduto dal lancio, circa sette anni fa, 75 milioni di Xbox 360, lo stesso numero di PS3 è stato venduto da Sony, mentre Nintendo ha venduto circa 100 milioni di Wii e circa 150 milioni di varie versioni di Nintendo DS. Anche sommando tutto il veduto dei tre principali costruttori di console, non viene raggiunto il totale di 500 milioni di dispositivi iOS venduti da Apple dal lancio del primo iPhone di 5 anni fa.

Fino a oggi pochi avevano confrontato il mercato console con quello dei dispositivi iOS ma i punti di contatto sono molteplici. Gran parte delle app disponibili su App Store sono infatti giochi e la predisposizione al gaming di iPhone e iPad non è passata certo inosservata a Nintendo, forse una delle prime società a considerare Apple un concorrente quasi diretto già diversi anni addietro. Così anche se è stato recentemente smentito un possibile evento di Apple entro la primavera per la presentazione di una SDK per l’attesa televisione della Mela, secondo Techcrunch quest’anno è invece lecito attendersi da Cupertino la presentazione di una piattaforma aperta in stile iOS e App Store per il salotto, con un lancio che potrebbe avvenire entro l’autunno. Prima di questa data però Apple dovrebbe presentare la piattaforma e la SDK agli sviluppatori, in un altro evento che potrebbe collocarsi idealmente alla conferenza mondiale di giugno.

Questa tesi è tutto fuorché non attendibile: non solo Nintendo e Nat Brown vedono in Apple il prossimo grande protagonista del settore ma è dello stesso parare anche Gabe Newell, il visionario fondatore di Valve, creatore di Half Life oltre che di Steam, uno dei primi e più di successo mercati digitali per la distribuzione e la gestione dei videogiochi via Internet. In una recente intervista Newell ha dichiarato di temere Apple e non le console attuali nel panorama odierno del gaming. Newell era al CES quest’anno per sostenere il proprio progetto Steam Box, una piattaforma universale con hardware semplificato per giocare ai giochi PC sulla TV. La scelta del periodo della presentazione e l’urgenza delle tempistiche per lo sviluppo sembrano dettate proprio dall’assenza di Apple: la Steam box ha più possibilità fino a che nel salotto non ci sarà App Store di Apple.

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