TeamViewer, società produttrice dell’omonimo software di controllo remoto, nega ma alcuni giorni addietro vari utenti hanno lamentato l’interruzione momentena del servizio. L’interruzione, ha spiegato l’azienda tedesca, è stata causata da un attacco denial-of-service (DoS) diretta ai server DNS di TeamViewer. La software house afferma di essersi immediatamente attivata per risolvere il problema e ripristinare tutti i servizi.
“Alcune testate online hanno erroneamente connesso questo incidente ad alcune affermazioni di utenti sul fatto che i loro account fossero stati violati e a teorie su possibili falle nella sicurezza delle infrastrutture TeamViewer” spiega l’azienda; “non abbiamo evidenza di correlazione tra le diverse problematiche verificatesi”.
Anche se l’interruzione di servizio che si è verificata non è in alcun modo connessa ai consigli evidenziati di seguito, gli sviluppatori ricordano che “un utilizzo poco accorto delle credenziali di accesso di un account è un problema fondamentale di tutti i servizi Internet. Ciò include, nello specifico, l’utilizzo della stessa password per molteplici account utilizzati per accedere a vari servizi Internet”.
“Gli utenti potrebbero inconsapevolmente scaricare e installare sui propri dispositivi programmi malware. Una volta che un sistema è infetto, gli autori del malware possono virtualmente fare qualunque cosa con quel determinato sistema – dipendentemente dalla complessità del malware, quest’ultimo può catturare l’intero sistema, sfruttare o manipolare informazioni, e così via”.
TeamViewer in ogni caso è corsa ai ripari alzando barriere.
La funzione “Trust Devices” (dispositivi riconosciuti) consente di protegge gli utenti registrati da tentativi di accesso o log in da nuovi dispositivi chiedendo autorizzazione prima di consentire l’esecuzione di procedure. Una notifica chideràrà di approvare il dispositivo con un collegamento di conferma inviato all’indirizzo email inserito in fase di registrazione dell’account di TeamViewer. La seconda funzione di sicurezza è denominata “Data Integrity” e attiva un reset della password nel caso un account attivi attività sospette come ad esempio il log in da diverse località geografiche nel giro di poche ore. L’utente riceverà una password con le istruzioni per il reset. TeamViewer ricorda agli utenti di prestare massima attenzione, di non scaricre l’applicazione da siti diversi di quella del produttore e quando possibile di attiavre l’autenticazione a due fattori.
Macitynet ha pubblicato una guida a Teamviewer per Mac, iPad, iPhone e Windows che trovate su questa pagina.